Voghera, sparatoria in piazza: arrestato l’assessore leghista Adriatici

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Di Redazione Metropolitan

Martedì intorno alle 23, nel comune di Voghera, è scoppiata una violenta discussione fra un uomo di origine marocchine e Massimo Adriatici

L’assessore leghista ha affermato che il colpo di pistola gli è partito cadendo.

La sparatoria a Voghera

Massimo Adriatici, avvocato e assessore alla Sicurezza del Comune di Voghera (Pavia), ha sparato un colpo di pistola contro un uomo di 39 anni, Youns El Bossettaoui

L’uomo, di origini Marocchine, è deceduto in seguito all’accaduto.

Lo sparo è avvenuto intorno alle 23 del 20 luglio, davanti al bar La Versa di piazza Meardi. 

Secondo le prime ricostruzioni, effettuate dai carabinieri, sembra che poco prima ci sia stata una violenta discussione tra Adriatici e la sua vittima.

L’assessore era stato il promotore di un’ordinanza anti-alcool, emanata lo scorso 19 luglio, che era entrata in vigore proprio nella notte.

La versione di Massimo Adriatici

Adriatici è stato interrogato fino alle 7 di mercoledì mattina. 

Ha spiegato che il colpo che ha raggiunto all’addome il 39enne sarebbe partito a seguito di una caduta, perché era stato spinto a terra dalla vittima. 

Adriatici avrebbe chiamato la polizia per far arrivare una pattuglia in piazza Meardi, perché l’uomo avrebbe infastidito i frequentatori del bar. 

Quest’ultimo lo avrebbe sentito mentre faceva la telefonata e gli si sarebbe avvicinato: di lì sarebbe cominciata una lite, degenerata poi in una colluttazione.

“Sentendo la mia telefonata mi ha spinto facendomi cadere. Il colpo di pistola mi è partito cadendo” 

ha detto Adriatici agli inquirenti, per giustificare la sparatoria a Voghera.

Uno dei punti dell’inchiesta è chiarire perché l’assessore abbia estratto l’arma, carica e col colpo in canna.

I testimoni e la vittima

Un testimone ha detto che il 39enne ha lanciato una bottiglia di birra.

Però, non contro l’assessore, ma forse nelle fasi precedenti quando, come era solito, stava infastidendo gli avventori del bar in piazza Meardi. 

È stato confermato che il marocchino non aveva alcuna arma con sé. 

La vittima è stata soccorsa dai sanitari del 118. L’uomo, però, è deceduto poco dopo l’arrivo in ospedale.

L’arresto

L’assessore vogherese si trova ora agli arresti domiciliari, dove resterà almeno fino all’udienza di convalida dell’arresto, che si potrebbe tenere tra giovedì e venerdì.

In un primo momento l’arresto da parte dei carabinieri, con l’ok del pm Roberto Valli, è stato effettuato per omicidio volontario con misura dei domiciliari

L’imputazione poi è stata cambiata in “eccesso colposo in legittima difesa”, che prevede le pene dell’omicidio colposo, dopo che sono stati sentiti testimoni. 

Il pm però non ha deciso per la liberazione, malgrado il cambio di imputazione, e nelle prossime ore manderà la richiesta al gip che dovrà valutare se e quale misura cautelare chiedere per Adriatici.

Le reazioni 

In difesa di Adriatici si sono subito mossi i membri della Lega.

Il segretario Matteo Salvini, infatti, ha dichiarato:

“Altro che Far West, si fa strada l’ipotesi della legittima difesa. Prima di condannare una persona perbene che si è vista aggredita e avrebbe reagito aspettiamo la ricostruzione dei fatti. Non ci sono cittadini che con il legittimo possesso delle armi vanno in giro a sparare, a fronte di una aggressione come extrema ratio ovviamente la difesa è sempre legittima”.

Il deputato leghista Angelo Ciocca, in un tweet, ha scritto:

“Se non fosse stato per un assessore leghista intervenuto a difesa di una donna molestata, ora staremmo parlando di violenza su una donna innocente. La morte è sempre da scongiurare, ma la dinamica è di legittima difesa”.

Il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha commentato la vicenda:

“La giustizia farà il suo corso, io non voglio con me gente che va in giro armata per la città. C’è un problema di interpretazione delle leggi e di come la coesistenza civile va gestita. Questo atteggiamento del sindaco, della giunta, dei componenti di centrodestra quasi distaccato da questo evento mi sorprende”.

Anche i membri del Partito Democratico hanno espresso il loro pensiero sulla sparatoria a Voghera.

Alan Ferrari, vicepresidente vicario dei senatori del Pd, ha dichiarato:

“Mi auguro che la Lega al più presto prenda le distanze dal gesto di Adriatici. La giustizia “fai da te” non ha cittadinanza nelle nostre leggi e nella nostra convivenza”.

Laura Boldrini, deputata del Pd, ha detto:

“Su Voghera bisogna attendere le indagini. Salvini invece ha già assolto Adriatici perché è del suo partito. Mi chiedo come mai un assessore giri armato. E soprattutto: sarebbe finita così se non avesse avuto una pistola? Questo accade quando circolano le armi”.

Il sindaco di Voghera

Il sindaco di Voghera, Paola Garlaschelli, è intervenuta dichiarando:

“Attualmente non conosciamo la dinamica dei fatti, restiamo in attesa di avere maggiori informazioni e confidiamo nell’operato della magistratura. Nel frattempo l’assessore ci ha comunicato la sua autosospensione sino all’esito del giudizio che lo vede indagato”.