Torna ancora il misterioso caso del movimento del volante Mercedes. Diversi, infatti, nei giorni scorsi i dubbi sollevati da un video, in cui non sembra essere passata inosservata un’oscillazione del volante della monoposto di Lewis Hamilton ad Interlagos. Immagini che non possono che far pensare al noto precedente Mercedes, con l’utilizzo nel 2020 del DAS (Dual Axis Steering), con cui si permetteva alle vetture di modificare la convergenza delle gomme in rettilineo, ottenendo una temperatura ottimale. Vietato per il campionato 2022, il rimando al dispositivo ha lasciato non pochi sospetti. Ennesima tra le tante polemiche con la Red Bull, che Mercedes archivia come “teorie del complotto senza fondamento”.
Il “misterioso abbassatore” della Mercedes: la Red Bull continua le indagini sul movimento innaturale del volante di Hamilton
Se la Mercedes vuole in qualche modo porre un freno alla faccenda, per niente convinta sembra essere la Red Bull, intenta ora a fare delle indagini approfondite sul movimento innaturale del volante. Individuato in particolare, come riferito da F1-Insider.com, un “misterioso abbassatore“, descritto come un “sistema in grado di abbassare la W12 in rettilineo, riducendo drasticamente la resistenza all’aria e aumentando la velocità massima. Quando si toccano i freni, l’auto si solleverebbe nuovamente, generando il carico necessario per affrontare le curve“. Il movimento millimetrico del volante, come rivela il video di Interlagos, attiverebbe secondo questa ipotesi il dispositivo, che sarebbe regolato inoltre da ammortizzatori idraulici atti ad abbassare la monoposto in fase di accelerazione. Sempre secondo la Red Bull, questo sistema di ammortizzatori sarebbe stato rafforzato sulla monoposto di Lewis Hamilton, consentendone così l’attivazione proprio con il comando del volante, attraverso quel movimento che è stato notato.
Tra “abbassatore” e power unit: i due aspetti che preoccupano la Red Bull visto il movimento del volante
Una soluzione di cui occorre “verificare la legalità“. Nessuna certezza ancora in merito, ma comunque fisso sembra essere il chiodo della Red Bull, visti i convinti sospetti dei suoi uomini. “Non ho mai visto un motore Mercedes andare così a razzo come quello del Brasile – riferisce infatti Marko, consigliere del team anglo-austriaco, allo stesso F1-Insider.com – Non siamo riusciti a tenere Hamilton in rettilineo, anche se stava utilizzando un’ala posteriore piuttosto carica. Siamo preoccupati principalmente da due aspetti, che potremmo portare alla FIA per chiedere chiarimenti – continua poi –. Ma lo faremo solo quando avremo le prove che ci sia qualcosa di illegale sulla vettura di Hamilton“. Se da un lato infatti è saltato fuori il discorso dell’”abbassatore”, dall’altro si pensa alla power unit. Delle voci sosterrebbero che il motore montato sulla W12 di Hamilton abbia 25 cv in più di quello degli altri piloti Mercedes.
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(credit foto – pagina Facebook Mercedes-AMG Petronas Formula One Team)