Musica

Walkman: dal 1979 la musica a portata di tasca (e penna)

Il 1979 è l’anno in cui la musica può essere portata con sé in una tasca: viene infatti messo in commercio dalla Sony il walkman.

Letteralmente “uomo che cammina”, la tecnologia si basava proprio su questo: fare le attività basilari potendo godere della propria musica preferita in cuffia ogni volta che si voleva.

Il walkman ha acceso la musica nelle nostre vite

musicassetta walkman © iosonolamusicacheascolto.it
Musicassetta e matita, emblema di una generazione

Se oggi abbiamo la possibilità di ascoltare le nostre canzoni preferite grazie alle cuffie Bluetooth collegate al cellulare, lo dobbiamo certamente a questo piccolo prodigio della tecnologia usato dai nostri genitori. Collegato tramite un filo a delle cuffie decisamente più evidenti e ingombrati, il primo modello di walkman era il TSP-L2, di colore blu e argento, e costava 200 dollari.

La moda prende piede tra i giovani soprattutto negli anni Ottanta, quando la Sony cominciò a produrne esemplari a prezzi bassissimi mantenendo intatta la qualità del suono: chi non ha mai assistito ai propri genitori raccontare di quando la cassetta si inceppava e dovevano rimettere a posto il nastro con una penna o una matita?!

La produzione cominciò a scemare tuttavia alla fine degli anni Novanta, grazie all’avvento dei lettori CD: stessa tecnologia di base (ma più ingombrante, c’è da ammetterlo) che si adattava però a un altro formato. Il 22 ottobre 2010 è la data in cui la Sony annuncia la fine della produzione del walkman.

Chiara Cozzi

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