Webdoc: “La mia sfida, Cambiare il mondo”, start-up alla conquista del futuro

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Di Redazione Metropolitan

La mia sfida: Cambiare il mondo è la storia di cinque studenti universitari provenienti da diversi angoli del pianeta che portano i loro progetti imprenditoriali a Macao, in Cina, per competere alle finali mondiali dei Global Student Entrepreneur Awards. Ognuno di loro ha superato immensi ostacoli per perseguire i propri sogni. Dagli uragani, alla povertà, ai disordini civili, per conquistare l’attenzione internazionale, rendere reali le idee innovative e trasformare il mondo.

Eccellenze, start-up e innovazioni

Eccellenze, start-up e innovazioni per un futuro luminoso - Photo credits: Future of Work Film Inc
Eccellenze, start-up e innovazioni per un futuro luminoso – Photo credits: Future of Work Film Inc

Dopo il successo di Science Fair, premiato con l’Emmy Award e acclamato dal pubblico del Sundace Film Festival, i registi Cristina Costantini e Darren Foster tornano a collaborare per il documentario targato National Geographic, La mia sfida: Cambiare il mondo. Una piattaforma che trova tutte le soluzioni abitative più pratiche e convenienti per gli studenti in Kenya; un’app che permette ai pazienti non udenti di comunicare con i propri medici. Un’innovativa industria chimica che punta sull’energia solare e un’impresa che prepara feste a sorpresa commissionate da chi è emigrato all’estero, per i propri cari. Tutte queste sono le innovative start-up ideate dai cinque protagonisti.

Bayamon, Puerto Rico - Alondra Toledo has dinner with her family in Puerto Rico. (Credit: Future of Work Film Inc)
Bayamon, Puerto Rico – Alondra Toledo has dinner with her family in Puerto Rico. (Credit: Future of Work Film Inc)

Il docufilm segue, gli innovatori, fino alle finali e alla proclamazione del vincitore della competizione internazionale mondiale (Gsea) che attribuisce, un primo premio di 100.000 dollari, per permettere a giovani imprenditori proiettati nel futuro di realizzare le loro idee di business e trasformare il mondo. Il motto di Harry, giovane mago della programmazione, è infatti: “Se l’opportunità non bussa alla tua porta, abbatti quella porta”. Protagonista che grazie alla passione per il computer ha superato da adolescente il trauma di essere bullizzato. Il ragazzo a Nairobi ha cofondato Roometo, app gratuita che per superare il problema diffuso di trovare soluzioni abitative per gli studenti, indicando stanze, ostelli e ogni tipo di alloggio a disposizione nella zona.

Molti credono che in Africa non succeda nulla, ma noi abbiamo gli stessi sogni, la stessa passione la stessa voglia di riuscire che hanno gli altri. Uno dei motivi per cui voglio partecipare a questo concorso è cambiare la percezione sbagliata che molti hanno degli africani.

Harry

Dal Venezuela con furore

Daniela dal Venezuela alla NYU - Photo credits: Future of Work Film Inc
Daniela dal Venezuela alla NYU – Photo credits: Future of Work Film Inc

La crisi economica e sociale in Venezuela, ha portato l’adolescente Daniela alla decisione di lasciare da sola il Paese per continuare i suoi studi a New York dove ha conquistato l’industria chimica dal suo laboratorio alla NYU creando con l’amica Myriam, la Suntetics, azienda chimica rivoluzionaria che si propone di rendere più sostenibili, attraverso l’uso dell’energia solare, le produzioni ad alto impatto ambientale come il nylon. Un progetto che le permette di vincere le selezioni per rappresentare gli Usa ai Gsea. Come lei stessa spiega:

Ho la possibilità di rappresentare gli Stati Uniti che danno a molti immigrati una seconda possibilità, ma anche il mio Paese per mostrare che non siamo solo una nazione in crisi

La mia sfida: Cambiare il mondo, resilienza e speranza

"La mia sfida: Cambiare il mondo" - Santosh, nepalese fondandatore della "Offering Happiness" - Photo credits: Future of Work Film Inc
“La mia sfida: Cambiare il mondo” – Santosh, nepalese fondandatore della “Offering Happiness” – Photo credits: Future of Work Film Inc

Santosh, nepalese, cresciuto in un villaggio agricolo, vuole invece crearsi un futuro diverso da quelli di molti coetanei, costretti a lasciare il Paese. Fondando la Offering Happiness, in uno Stato con un’altissima percentuale di emigrati, riavvicina a suo modo le coppie e le famiglie, permettendo a chi vive all’estero di programmare regali e offrire feste a sorpresa, di ogni genere ai propri cari. La Mia Sfida: Cambiare il mondo punta a raccontare ai giovani cinque storie di giovani. Il target di riferimento è dunque per ragazzi, i quali apprezzeranno il prodotto. Si tratta di un cinema di buoni sentimenti come l’amicizia, amore verso i propri cari, sacrificio, dedizione, sogni che diventano realtà e gioia. 

Resilienza e speranza - Photo credits: Future of Work Film Inc
Resilienza e speranza – Photo credits: Future of Work Film Inc

La portoricana Alondra, non vuole lasciare il suo Paese, nonostante nel 2017 abbia vissuto in prima persona la devastazione portata sull’isola dall’uragano Maria. La ragazza, partendo dall’esperienza di un cugino non udente, ha creato un’app che permette alle persone sorde di comunicare con i propri medici durante le visite. “Quest’app rappresenta per me anche la resilienza di Portorico”, sottolinea. Il docufilm spinge i ragazzi ad intraprendere i percorsi più impensabili perché nulla è impossibile come ci dimostrano questi giovani. Anche chi non vince esulta e chi perde è contento perché o si è fatto conoscere ottenendo i fondi necessari per il progetto oppure è gioioso semplicemente perché ha “vinto lo stesso”. Il film insegna infine a non lasciarsi abbindolare da chi dice “non ce la farai mai”, ma a crederci fino in fondo.

Dato il momento difficile che il nostro mondo sta affrontando questo gruppo entusiasta e determinato di giovani imprenditori sono un raggio di speranza per un futuro migliore e più luminoso.

I co-registi Costantini e Foster

La mia sfida: Cambiare il mondo è disponibile su Disney+ così come altri film di Nat Geo Doc.

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Rubrica a cura di Giuliana Aglio