WEC, cosa cambia in GTE Pro con l’addio di Aston Martin?

Foto dell'autore

Di Redazione Metropolitan

Il WEC a partire dal 2021 avrà solamente due team partecipanti alla categoria GTE Pro, dopo l’annuncio dell’addio di Aston Martin. La casa inglese infatti lascia il mondiale endurance in veste ufficiale, restando come fornitore per la classe GTE Am. Si tratta dell’addio del team campione in carica per le vetture Gran Turismo, dopo aver tentato il colpo grosso per diversi anni.

WEC GTE Pro Aston Martin, una dura lotta per vincere

Da quando il World Endurance Championship è stato nuovamente organizzato, ovvero dal 2012, Aston Martin si è trovata a dover lottare contro Ferrari, Porsche, Ford e BMW. Tutti costruttori che hanno venduto cara la pelle ad ogni stagione della categoria GTE Pro. Ciò ha reso davvero complicato l’imporsi del marchio inglese sugli altri concorrenti, eventualità che si è verificata solo con l’annata 2019/2020. Nel campionato da poco conclusosi la casa delle Ali d’Argento ha conquistato sia il titolo piloti che quello costruttori, con un margine di 43 punti nel secondo caso. Una differenza che però giustifica ancor di più i recenti successi della Vantage nei confronti della 911 RSR e della 488 GTE.

WEC GTE Pro Aston Martin
L’Aston Martin Vantage in azione sul tracciato di Le Mans – Photo Credit: Aston Martin Racing Twitter

Considerando poi che la “nuova” Vantage ha fatto il suo debutto solamente nel 2018, il risultato è quasi sorprendente. Nella stagione d’esordio con tale vettura infatti il team britannico chiudeva solamente al quarto posto della classifica costruttori, a circa 150 punti dalla Porsche, poi vincitrice finale. La riscossa però è arrivata nell’annata a cavallo tra 2019 e 2020, seppur sia Ford che BMW se ne fossero andate. Ciò in parte ha aiutato la Aston Martin secondo l’ottica del “meno contendenti, più punti“, ma in fin dei conti Porsche e Ferrari, ovvero i due colossi di categoria, sono rimasti. Nonostante questo il marchio inglese è riuscito comunque ad ottenere 1 pole position, 4 vittorie e 5 podi.

Il senso della competizione

Ora che Aston Martin se ne è andata – restando solamente come supporter per i team privati della classe GTE Am – sorgono degli interrogativi. Certo, Ferrari e Porsche rimangono e forse bastano per se stesse, però alla luce di quanto accaduto negli ultimi anni si dovrebbe essere un po’ preoccupati. Dopo che nel 2018 si era toccato il numero di 5 case presenti, ora ci troviamo di fronte a 2 costruttori. Troppo pochi per poter garantire uno spettacolo sufficiente, o magari anche solo per dare più varietà alla serie. A parte questo traspare un senso di allontanamento via via insanabile tra vetture GTE e grandi marchi, mentre il nuovo regolamento Hypercar (LMH e LMDh, ndr) sembra godere di un sempre maggior consenso.

WEC GTE Pro Aston Martin
Concept artistico della nuova vettura Porsche di classe LMDh – Photo Credit: fiawec.com

Quello che rischiamo di avere è un nuovo caso DTM, salvatosi in extremis grazie all’approvazione delle regole GT3. Forse è proprio questo che serve: un cambio di passo, una ventata d’aria fresca che possa far riavvicinare i costruttori alla categoria in veste ufficiale. È un po’ quello che è successo con l’adozione delle nuove regole sulle Hypercar, le quali andranno a sostituire le ormai vecchie vetture Prototipo. Se si vuole mantenere un format più o meno simile all’attuale senza perdere appeal, questa è l’unica strada. Anche perché le case automobilistiche non perdono tempo nel trovare alternative. Come Aston Martin che farà il suo ritorno in Formula 1 a partire dal prossimo anno.

SEGUICI SU:

? INSTAGRAM: https://www.instagram.com/motors.mmi/
? YOUTUBE: https://www.youtube.com/channel/UCigTTOEc6pPf3YtJMj9ensw
? SPOTIFY: https://open.spotify.com/show/4r2r46o8ZTBOnjzPG7Hihw
? PAGINA FACEBOOK: https://www.facebook.com/motors.mmi/
✍️ GRUPPO FACEBOOK: https://www.facebook.com/groups/763761317760397
? NEWS MOTORI: https://metropolitanmagazine.it/category/motori-sport/

Giacomo Lago