Woody Allen è uno dei registi più iconici della storia del cinema americano. I suoi personaggi, in particolare quelli femminili, sono sfaccettati, poliedrici, e le sue ambientazioni pittoresche e caratteristiche. Non è un caso se la sua New York è oggi diventata la New York di tutti. La Grande Mela descritta dal regista americano, quella metropoli tanto grande quanto piccola è infatti entrata nell’immaginario globale della città. È la New York che conosciamo tutti. Eppure tra un dipinto vivace e stravagante della sua città natale e l’altro, un altro luogo che il regista descrive con cura è l’Europa.
L’Europa è col tempo diventata come la seconda casa di Allen. L’artista ha infatti girato nel vecchio continente un numero spropositato di pellicole, e viaggiato nella stragrande maggioranza dei paesi che lo compongono. Ma l’Europa non è solo, assieme a New York, il luogo prediletto da Allen; essa è anche la sua più grande fonte di ispirazione. La poetica dell’umorista è infatti stata fortemente influenzata dai modi e dalle usanze europei. Il linguaggio cinematografico usato da Woody Allen è diverso da quello dei suoi conterranei, e si avvicina più a quello dei suoi colleghi oltreoceano. Basti pensare alle forti somiglianze che intercorrono tra la messa in scena di Allen e la rappresentazione teatrale. L’Europa in Woody Allen, insomma, è sempre presente, e forse è proprio per questo che parecchi dei suoi film più di successo siano ambientati lì.
Woody Allen, i migliori film europei
È impossibile parlare della poetica di Woody Allen senza citare i suoi film ambientati in Europa. Eppure, allo stesso tempo, è impossibile parlare di tutti i film di Woody Allen ambientati in Europa. Per farne una rassegna completa, si dovrebbe dedicare un’intera pagina alla stesura di una semplice lista dei titoli. Woody Allen ha girato film in tutta Europa e in particolare nell’Europa del Mediterraneo. Il regista è passato dalla Spagna, paese che ospita Vicky Cristina Barcelona, un film in cui Allen mette in scena magistralmente i problemi che sorgono da una tipica vita coniugale americana ponendoli in parallelo alla quotidianità senza freni e a tratti grottesca degli artisti. È poi approdato nella nostra Italia con To Rome with Love, sorta di film a puntate che narra della mondanità della capitale delineandone gli aspetti contraddittori. Ma forse il film europeo più iconico del regista è ambientato in Francia.
Il lungometraggio di cui parliamo è Midnight in Paris, uno dei film più rappresentativi dell’artista. Qui, Allen narra la storia di uno scrittore che vive inscatolato nel proprio mondo, quello della letteratura. In un’atmosfera fantastica tinta da toni drammatici, il regista racconta una storia dalle note fiabesche in cui il protagonista finisce per entrare a contatto con artisti e letterati della mitica Parigi degli anni ’20, in cui desidera fermarsi per sempre. Con questa pellicola vediamo forse tutto lo spirito di Woody Allen, e in particolare di quel Woody Allen che all’Europa deve tanto. Tra ambientazioni oniriche e storie mitiche, l’io teatrale e pittoresco di Woody Allen emerge più forte che mai, sottolineando ancora una volta il grande debito e l’immenso amore che egli prova per un continente in cui non è nato, ma che è sempre stato la sua casa.
Dario Lucisano
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