I server beta di World of Warcraft, l’MMORPG di casa Blizzard più amato della storia, ospitano la nuova patch del celebre gioco. Un aggiornamento mirato ad anticipare, nella discrezione di vestire i panni di un modesto spoiler ambulante, il tema dell’attesissima nuova espansione. L’acqua l’elemento predominante. È arrivato il momento di lasciare spazio ai Naga?
World of Warcraft, classe 2004, è la gallina dalle “uova d’oro sempre pronte all’occorrenza” della Blizzard Entertainment. Con, all’attivo, la sicurezza imprescindibile di essere il titolo del suo genere più giocato al mondo (spiacente per chi non ci abbia mai provato. Perdonali, loro non sanno. Ndr), questo maestoso e influente portento ha letteralmente sbaragliato la concorrenza mettendo radici su un trono dal quale, giustamente, sembrerebbe impossibile spodestarlo.
WoW non è soltanto un videogioco definibile un mero passatempo estemporaneo; è un colosso, una bestia sacra che ha alle spalle una storia fantasy intricata, un esercito nutrito di personaggi dal vissuto determinante, un universo dilatato e variegato composto da terre evocative con tanto da raccontare. Tutti valori aggiunti al netto di una reputazione inossidabile che, nel marasma di titoli che pullulano sul web, mantiene incostrastata la sua forza.
Prima di essere noto ai più come un action MMORPG dalla giocabilita’ dinamica, c’era la trilogia di Warcraft, videogiochi strategici in tempo reale (RTS), narrante la storia della saga fantasy da cui e’ poi proliferato un merchandising di livello tra romanzi, giochi di carte e da tavolo e fumetti. Era il 1994 quando “Warcraft: Orcs & Humans” si affacciava sul mercato videoludico diventando anche, a fronte della notorietà raggiunta, un capostipite del genere che rappresentava.
È così che l’astuta, talentuosa e, soprattutto, lungimirante Blizzard ha iniziato a raccogliere i primi consensi, convincere i primi fedeli e presentare la sua storia, narrando gli episodi della Prima Guerra: il leggendario conflitto che vedeva affrontarsi sul campo gli Orchi e gli Umani, esponenti di quelle che saranno le fazioni su cui si fonderà la canonica scelta del giocatore : Orda e Alleanza.
Alcuni anni dopo gli eventi svoltasi nel terzo e ultimo capitolo di Warcraft, World of Warcraft inaugura l’accesso su Azeroth, il pianeta su cui è ambientata la trama colossale. Sei, finora, le espansioni uscite fino al 30 agosto del 2016. Legion, l’ultima giocabile, era improntata sul ritorno di Sargeras, il titano traditore che si mise a capo della Legione Infuocata: l’esercito demoniaco creato per rispondere all’intento di purificare l’intera creazione. Nel comparto tecnico, in aggiunta, sono arrivate migliorie volte a svecchiare la giocabilita’ di un bel po’ di anni di carriera, floridi ma pur sempre tanti. Una semplificazione, su svariati fronti, che ha soddisfatto la vecchia guardia di utenza e reclutato la nuova. L’ennesimo colpo da maestro.
Ora, promulgata la nuova patch, un temporaneo aggiornamento alla versione 8.0.0.25338, i dubbi sui protagonisti della nuova espansione diventano sempre più invadenti. Sembra che i candidati più plausibili saranno i Naga: l’antica razza serpentina in cui si trasformarono la regina degli Alti Elfi e i suoi seguaci sopravvissuti alla disastrosa implosione del Pozzo dell’Eternita’, la fonte magica più potente di Azeroth. Verremmo, quindi, trascinati anche noi negli abissi di Maelstrom al cospetto dell’odio impersonificato dai nobili reietti? Non ci resta che attendere il 4 novembre senza perdere gli annunci della BlizzCon!
Go with honor, friend!
Alessia Lio