Non vi è alcun dubbio sul fatto che il Tombstone Piledriver sia una delle manovre più pericolose all’interno del mondo del wrestling WWE. Basta pochissimo per ritrovarsi con una frattura del collo (come accadde a “Stone Cold” Steve Austin negli anni ’90). Nella compagnia di lotta più conosciuta degli Stati Uniti, governata dalla famiglia McMahon, ci sono state molte variazioni di questa mossa, ma la versione più famosa rimane quella in grado di elevare allo status di mito vivente l’ex wrestler The Undertaker che spesso ha utilizzato questa finisher (la manovra che pone fine all’incontro) per schienare i suoi rivali all’interno del ring. Rivederla, però, sembra ormai impossibile per ragioni di sicurezza.

WWE, addio al Tombstone Piledriver: il commento di The Undertaker

(Credit foto – Youtube)

Obiettivo: preservare la sua salute delle Superstar all’interno del ring. La Compagnia di Stamford ha deciso di bandire del tutto tale manovra dal repertorio. A rivelarlo è stata l’ex campionessa femminile Ronda Rousey durante una sua live su YouTube: “La Tombstone Piledriver è una mossa troppo pericolosa e nessuno potrà mai più farla. Praticamente si tratta di una manovra del tutto ritirata”.

A parlare delle complicazioni derivate dall’eseguire la sua finisher ci aveva pensato all’epoca lo stesso The Undertaker, affermando: “A differenza di ciò che pensano in molti, la Tombstone Piledriver è una delle mosse più complicate in assoluto da eseguire. Ricordo ancora quella che ho inflitto a Mark Henry diversi anni fa. A causa delle sue dimensioni, non ero sicuro che sarei stato in grado di eseguirla”.

Il deadman ha poi aggiunto: “Quando mi sono trovato a farla su Mark Henry, ero ancora in ottima forma e non ci sono stati problemi. Tuttavia, avevo molta paura per via della sua stazza. Fortunatamente, è andato tutto bene e abbiamo dato vita ad un buon match”.

Con il becchino definitivamente ritirato dal wrestling lottato, dunque, nessuno più in WWE potrà mai utilizzare la sua manovra. La sua mossa, pericolosa e complicata da eseguire, morirà con l’addio del grande ed amato campione diventando, certamente, una delle mosse più leggendarie degli ultimi anni di lotta. Davanti alla salute, d’altronde, tutti devono essere pronti a fare un passo indietro.

Gabriele Viespoli

(Credit foto: YouTube)

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