Gli inediti di X Factor 13, ce ne piacciono due

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Di Redazione Metropolitan

Abbiamo ascoltato gli inediti dei concorrenti di X Factor 13 arrivati all’ambito traguardo dell’entrata ufficiale nel mondo discografico.

Mara Maionchi difende a spada tratta la scelta di un testo in inglese, Sfera dichiara che l’umiltà avrà la meglio su chi si sente arrivato, Malika non litiga con nessuno e Samuel parla più del solito. Ma che succede?
Nulla, è solo la serata degli inediti di X Factor che cambia gli equilibri, fa emergere le debolezze e traccia il confine tra originalità e copia.

Abbiamo ascoltato tutti gli inediti, ecco i nostri voti. Voti che questa settimana partono tutti dalla sufficienza perché siamo buoni e perché siamo davanti a giovani artisti che meritano sostegno, almeno fino alla settimana prossima (quando sapranno e sapremo se il loro singolo è stato streammato sufficientemente da restare in gara e proseguire verso la finale di X Factor al Mediolanum Forum).

Davide Rossi – Glum
Voto: 6

Tutto bello ma al pezzo manca un po’ di cazzimma. Una voce come quella di Davide Rossi (pulita e tecnicamente perfetta) avrebbe bisogno di essere in qualche modo sporcata (da suoni o atmosfere) per riuscire a far vibrare le corde emotive di chi l’ascolta.
Per la serie: il troppo patinato stroppia.

Giordana Pertralia – Chasing Paper
Voto: 6,5

Petralia fa rima con Sia; e proprio Sia è l’autrice dell’inedito di Giordana. E’ un bel pezzo ma finito l’ascolto la prima cosa che ci è passata per la testa è stata “voglio ascoltarlo cantato da Sia“. Ed è un peccato perché la voce di Giordana Petralia non ha bisogno di far rima con quella di qualcun altro.
Per la serie: quando si pensa di fare un favore e si fa il contrario.

Nicola Cavallaro – Like I Could
Voto: 6

Nicola, sei bellissimo e bravissimo ma “could” si pronuncia kud. Ho pensato per tre minuti che il testo dicesse “treat you like a cold” (trattarti come un raffreddore; poteva essere originale come idea) o peggio “treat you like a cod” (trattarti come un merluzzo).
Per il resto facciamo per Nicola Cavallaro lo stesso discorso fatto per Giordana: il pezzo è scritto da Tom Walker, le loro voci hanno sfumature molto simili e quello che resta ascoltandolo è la voglia di sentirlo cantato dall’autore originale.
Per la serie: non voglio trattarti come un merluzzo.

Sofia Tornambene – A Domani Per Sempre
Voto: 6

Pezzo delicato come chi lo canta: Sofia Tornambene. Purtroppo la delicatezza a volte non è abbastanza. Manca originalità. “La nazionale sembra una frontiera” potrebbe essere un testo di Francesca Michielin cantato dai Come Cose. Nonostante ciò crediamo nelle potenzialità di Sofia; vorremmo rivederla in pantaloncini e maglietta rossa come alle audizioni, senza fronzoli ma con tanta spontanea espressività.
Per la serie: le esigenze mediatiche possono essere un limite.

Eugenio Campagna – Cornflakes
Voto: 6,5

Ci piace l’indie-pop. E ci piace anche la scrittura di Eugenio Campagna (in arte Comete). Ma c’è un ma. Ci piaceva di più quando sul palco stava fermo e con la chitarra tra le braccia. Il suo vagare sul palco durante l’esibizione di “Cornflakes”, mimando alcune parole del testo come “accendo la Play” o “chiamarti“, sapeva un po’ di nervosismo e di “Gioca Jouer” (sì, quella di Claudio Cecchetto). E sapeva anche un po’ di “non so che fine abbia fatto l’umiltà“.
È un peccato perché ad un testo che dice “quanto mi sento bene quando è notte ti scrivo hoy e tu rispondi hey” avremmo dato volentieri un otto pieno.
Per la serie: anche meno.

Sierra – Enfasi
Voto: 7

Mentre l’Italia continua a chiedersi quale articolo determinativo utilizzare prima di Sierra, la certezza è che il/lo/la/i/gli/le Sierra rappano bene e facendolo ci fanno muovere.
Per la serie: grazie, ci stavamo addormentando.

Booda – Elefante
Voto: 8

Il testo è avanguardia, tipo quello de Il Coccodrillo Come Fa. Il sound è potente, se riuscite a stare fermi durante i due minuti e quarantotto di “Elefante” forse siete morti. I Booda sono forse gli unici concorrenti che ci stanno facendo restare attaccati a questa edizione di X Factor un po’ sottotono.
Per la serie: pompo nelle casse.