Sta per iniziare una nuova settimana di arrivi nelle nostre sale cinematografiche. Vi segnaliamo come da non perdere l’attesissimo film di Woody Allen “Un giorno di pioggia a New York” e il nuovo epico lungometraggio di Roland Emmerich “Midway”
Un giorno di pioggia a New York: il ritorno di Woody Allen
Dopo le accuse del movimento #Metoo e la causa milionaria vinta contro Amazon Woody Allen sbarca in Italia con il suo nuovo film. Dal 28 novembre sarà infatti possibile vedere nelle sale cinematografiche italiane il nuovo lavoro del genio della commedia americana “Un giorno di pioggia a New York”. Nel cast, tra gli altri i candidati al premio Oscar Jude Law e Timothèe Chalamet.
Di nuovo avventure a Manhattan per Woody Alleen che torna a raccontare New York attraverso gli occhi di Gatsby e Ashleigh, una coppia di gioviani ragazzi che si trovano improvvisamente separati nella Grande Mela dopo aver deciso di passare un weekend romantico a New York. Si tratta di un film che ha avuto gravi problemi distribuzione a causa delle accuse di molestie contro Allen e il successivo forfait di Amazon. Poi per fortuna Lucky Red ha deciso di distribuire il nuovo lavoro del grande regista americano che presto vedremo in Italia.
Midway: la battaglia dei record
Il 27 novembre sbarca nelle nostre sale cinematografiche “Midway”, il nuovo kolossal di Roland Emmerich. Si tratta del racconto dell’epica battaglia tra la Marina degli Usa e quella imperiale giapponese nelle isole Midway tra il 4 e il 6 giugno 1942. Un racconto che si preannuncia quanto mai spettacolare grazie alla più lunga battaglia aerea mai vista al cinema.
“I ragazzi di oggi non sanno nulla di quelle persone che hanno combattuto per la loro libertà. Senza di loro il nostro mondo sarebbe molto diverso. Volevo dunque onorare quella battaglia e coloro che hanno sacrificato la propria vita con coraggio, determinazione e senso di fratellanza”, ha dichiarato Emmerich che sente questo film quanto mai attuale perché, ha detto, “oggi tanti demagoghi infatti spingono le persone verso quel nazionalismo che ha causato la seconda guerra mondiale”.