Ho provato, e sto provando, Xenoblade Chronicles Definitive Edition in Anteprima su Nintendo Switch. Ma è difficile, difficilissimo descrivere il turbinio di emozioni che provoca in me rivivere per la terza volta un’esperienza che sembra benedire, con il suo delicato equilibrio di tematiche mature cucite in una favola, le mie console Nintendo preferite. E che ogni volta, compresa questa, si è evoluta diventando migliore della precedente.

Xenoblade Chronicles Definitive Edition Anteprima

Xenoblade Chronicles Definitive Edition Anteprima – Long ago…

Tanto tempo fa… il mondo era nient’altro che un mare infinito, incorniciato da un cielo senza confini, che si estendeva più in là di quanto fosse possibile immaginare.” Altrettanto, troppo, tempo fa, nel 2010 Xenoblade Chronicles veniva rilasciato su Wii. Un gioco vasto, sconfinato, con una lunga, profonda e articolata trama. Tanto bella e matura che in molti si chiedevano come fosse possibile pubblicarlo su Wii. Ma non c’è da stupirsi: allora Nintendo con la console delle meraviglie, sempre la Wii, aveva ricostruito la sua fortuna dopo il flop del Gamecube; ma si era anche “scavata la fossa” da sola.

Final Fantasy era giunto al tredicesimo capitolo, divisivo per il fandom del genere e del franchise, eppure impossibile da ignorare. Del resto, era diventato, o forse era sempre stato, il JRPG meno “giapponese” di tutti, uno dei pochi ad approdare stabilmente in Europa e America. Dall’occidente, intanto, Fallout New Vegas e Fable 2 proponevano la loro idea più tradizionale di RPG puro medievaleggiante, con draghi, orchi ed elfi. In questo panorama, l’idea (errata) che la gente aveva per lo più di Wii era quella di “una console per bambini, con giochi da bambini”.

Xenoblade Chronicles Definitive Edition Anteprima

(J)RPG

Questo retaggio è stato difficile da spazzare via per la grande N, nonostante fosse stata lei stessa a costruirselo, cercando nuovi settori di pubblico, e trovandoli proprio con Wii. Un retaggio, però, che ha ricevuto uno dei suoi primi colpi, se non il primo, proprio con Xenoblade Chronicles. Un titolo in cui la scuola “occidentale” e quella “orientale” dell’RPG collaboravano contaminandosi a vicenda, regalando l’una all’altra quanto di meglio avevano da offrire. E facendo, in seguito, di Wii una macchina da JRPG unica, con diamanti quali Pandora’s Tower e The Last Story. Ma torniamo su Xenoblade Chronicles.

La libertà di esplorazione, coadiuvata da ricche ambientazioni 3D, pone anche oggi il giocatore su Switch di fronte a panorami che fondono la fantasia nipponica “dell’impossibile” (montagne ricurve che si gettano a picco su vallate illuminate da alberi fluorescenti, per capirci) con musiche, design di mostri e armature, texture e proporzioni decisamente meno tipiche per la terra del sol levante; più vicine ai succitati modelli occidentali. Infine, il sistema di combattimento misto Actionstrategico (Final Fantasy 12 docet) e la scelta di rendere gli scontri non casuali sono perfetti per accontentare tanto i fan del grinding sfrenato, che non si perderanno nemmeno una creatura da sconfiggere, sia i meno pazienti “corridori”.

Xenoblade Chronicles Definitive Edition Anteprima

Xenoblade Chronicles Definitive Edition Anteprima – …two Titans came into existence…

Xenoblade Chronicles fece scalpore, e tanto, proprio perché si sembrava impostarsi come il più puro e semplice dei JRPG. Però poi, all’improvviso, prendeva i canoni e gli stilemi classici e li ribaltava e assegnava a personaggi caratterizzati “a la RPG”, piuttosto che fotocopiare modelli JRPG o “manga-like” più famosi. Lo sviluppo della caratterizzazione, quindi, diverso dal solito, metteva e mette i protagonisti in situazioni mai viste. L’incredibile, però, è che a ben vedere tali situazioni inedite nascono ponendo il giocatore di fronte a “plot twist” del tutto convenzionali; solo per poi stupirlo con un “plot twist del plot twist” inatteso.

La storia di Xenoblade, insomma, costruisce una torre di colpi di scena singolarmente banali, ma ricombinati verticalmente in un ordine che li devia dall’originale intento narrativo (quindi dalla banalità). Il tutto risulta in un climax ascendente di occhi sgranati e mascelle spalancate, quando capiamo quanto a fondo si può scavare giocando con “le basi” di un genere storico: l’RPG. Certo, sempre se a tirare le fila ci sono una sceneggiatura e una storyline solide. Per fortuna, in Xenoblade Chronicles c’erano e ci sono ancora.

Xenoblade Chronicles Definitive Edition Anteprima

Xenoblade Chronicles Definitive Edition Anteprima – … locked in a timeless battle…

La primissima cutscene ci spiega che il mondo in cui ci troviamo è nato sui corpi di due divinità un tempo in lotta fra loro, Bionis e Mechonis. La loro battaglia si ripropone millenni dopo su più piccola scala, fra Mechan (macchine senzienti) e Homs (umani), due delle razze che sui corpi martoriati dei due colossi sono nate e si sono evolute fino a costruire colonie, insediamenti e strade: la civiltà.

Ma i fragili Homs sono sempre stati in evidente svantaggio rispetto ai Mechan. Che, per ragioni sconosciute, non solo uccidono gli umani indifesi, ma talvolta li rapiscono. Le sorti degli Homs cambiano quando viene ritrovata la Monade, una spada leggendaria che si dice fosse utilizzata da Bionis stesso; e che, al costo delle energie vitali del suo branditore, riesce a fendere l’altrimenti impenetrabile corazza dei Mechan. </