Yakamoz, parole dal mondo: la scia argentata della luna che si riflette sull’acqua

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Di Stella Grillo

Yakamoz è un termine di origine turca che significa, letteralmente, a riflesso di luna sull’acqua. Nello spazio dedicato alle Parole dal Mondo, un termine scelto come ”parola più bella del mondo ” .

Yakamoz, etimologia e semantica di una parola con vari significati

Yakamoz, le Noctiluca scintillans, i microrganismi che formano bioluminescenze illuminando le acque del Bosforo - Photo Credits: it.linkedin.com
Yakamoz, le Noctiluca scintillans, i microrganismi che formano bioluminescenze illuminando le acque del Bosforo – Photo Credits: it.linkedin.com

L’etimologia del termine Yakamoz non è certa: tuttavia, pare che la sua origine sia greca. Letteralmente significa ”riflesso di luna sull’acqua” ma, a quanto pare, in lingua turca il termine si riferisce a diversi valori semantici. Yakamoz, infatti, indica anche la noctiluca scintillans, ovvero, un microrganismo bioluminescente che, nelle caldi notti estive, illumina le acque del Bosforo. Questo tipo di microrganismo è in grado di formarsi sotto la superficie acquatica; tale fenomeno si rinviene per lo più nello stretto che intercorre lungo Instabul e che separa geograficamente Europa e Asia: il Bosforo. Nelle notti di luna piena, dove la luce lunare è più chiara, si crea un flebile scintillio argenteo sulle onde del mare: il riverbero delle onde introduce quello che, dagli abitanti della zona, è definito ”alem”, ovvero quel momento in cui ci si rilassa in compagnia di persone care, magari proprio seduti in riva al mare facendosi rapire dalla magia del momento. Su un racconto del quotidiano online Il Mitte si legge:

Questo si chiama Yakamoz continuò lui “è il nome che diamo in Turchia al riflesso della luna sull’acqua. Non esiste un’altra parola in nessun’altra lingua, per dirlo”.

La parola più bella del mondo proposta da Rana Aydin

Yakamoz , come detto in precedenza, possiede nel patrimonio lessicale turco diverse molteplicità semantiche. Il termine è stato scelto nel 2007 come la parola più bella del mondo. Un’evidenza contrassegnata anche da un articolo di Repubblica di Marco Ansaldo: Riflesso di luna sull’acqua, la parola più bella del mondo datato 27 dicembre 2007. La particolare e curiosa classifica circa i termini più belli da individuare in tutte le lingue, è stata stilata dalla rivista culturale tedesca Kulturaustausch. Un termine unico che si riferisce a un vero e proprio atto che, sia nell’idioma tedesco che in quello italiano, impiegherebbe almeno cinque parole per riferire un simile significato. È Rana Adin a proporre il termine Yakamoz. Durante la cerimonia in Belgio affermò sul termine:

”È semplicemente bello comprimere in una sola parola quel che vuol dire l’espressione yakamoz”.

Stella Grillo

Foto in copertina: Yakamoz – Photo Credits: gratteri.org

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