Un Mondiale F1 2021 che ha fatto la storia. Un campionato, poi culminato nell’accesissimo GP di Abu Dhabi, che non ha certo riservato sorprese. Tra tutte, da non dimenticare il grande esordio in categoria di tre nuovi piloti. Ingaggiati infatti quest’anno dalla Haas Nikita Mazepin e Mick Schumacher e dall’AlphaTauri Yuki Tsunoda. Sicuramente non in secondo piano le inedite prestazioni del giapponese, arrivato da un terzo posto nella Formula 2 del 2020, con una 14° posizione al suo primo Mondiale in F1. Superate le difficoltà della precedente stagione, il 21enne guarda ora con determinazione ai risultati futuri, pronto a mostrare tutti i suoi miglioramenti, come già visto in un significativo 4° posto ad Abu Dhabi.

Tsunoda, l’arrivo alla sede di AlphaTauri a Faenza dopo diversi GP fuori dalla zona punti

Un difficile anno, quello appena passato per Tsunoda, con tanti GP fuori dalla zona punti e diversi ritiri e incidenti che hanno fatto fatica a mantenere le buone impressioni iniziali. Con approdo in F1 reso ufficiale nel 2020 da AlphaTauri, il pilota, primo giapponese a correre nella massima serie dal 2014, ha infatti dato prova di un esordio decisamente promettente. Ottime le sessioni nei test-prestagionali, per non dimenticare poi il sorprendente 9° posto ottenuto all’inaugurale appuntamento di Bahrain.

Diversi ostacoli e difficoltà del giapponese hanno però poi spinto il gruppo italiano a trasferire Tsunoda nella sede di Faenza. Arrivato da Milton Keynes a stagione in corso, il nipponico ha così avuto la possibilità di lavorare nella sede stessa dell’AlphaTauri, a un più diretto contatto con la squadra e sotto una più vicina supervisione del team principal Franz Tost.

Da Milton Keynes a Faenza: un cambiamento per Tsunoda che è stato positivo soptattutto a livello caratteriale

Un netto cambiamento che è stato più che decisivo per il giovane pilota, sotto aspetti che vanno oltre quelli prettamente sportivi, già testimoniati dal 4° posto nell’ultimo GP, miglior risultato stagionale.

“Mi ha permesso di migliorare sotto l’aspetto della preparazione, prima di recarmi in Italia ero solo un pigro b******o – ammette infatti Tsunoda in un’intervista su gpfans.com, riconoscendo benefici anche e soprattutto a livello caratteriale – Dopo l’allenamento andavo direttamente a casa mia, accendevo la PlayStation e giocavo tutto il giorno, cercando solo di divertirmi. Tuttavia, questo era anche il motivo per cui, avvicinandomi al weekend di gara, dovevo affrettarmi a recuperare. Cominciavo a prepararmi solo nella settimana di gara, rendendomi conto che era sempre troppo tardi, diversamente da come si organizzavano gli altri piloti. Oltretutto, essendo un debuttante, avevo anche bisogno di una maggior preparazione rispetto a quella dei colleghi più esperti”.

Uno stile di vita tutto nuovo così per Tsunoda, diventato necessario in vista della prossima stagione e di una continua strada verso il miglioramento.

“Ci sono poi altri aspetti a cui sono arrivato dopo il mio arrivo a Faenza – conclude poi – dopo la gara, andavamo di nuovo in sede per analizzare quelli che erano stati i problemi riscontrati nel weekend. Sono tutte cose hanno fatto la differenza”.

Seguici su Metropolitan Magazine.

Liliana Longoni

(credit-foto-Yuki Tsunoda (Motorsport.com Turkiye)