Ivan Zaytsev si rivolge al ministro Spadafora dando voce alle perplessità del mondo dello sport
Molte federazioni, in risposta al Covid-19, hanno concluso anticipatamente la stagione. Se pur si permettesse, dal 18 maggio, la ripresa degli allenamenti, molti atleti professionisti o di interesse nazionale rimarrebbero a casa in ogni caso. Saranno necessarie modalità alternative per presentarsi preparati alla ripresa delle competizioni della prossima stagione. Sulla questione è intervenuto Zaytsev in collegamento al programma di Fazio “Che tempo che fa”.
Le novità per l’attività sportiva
Nella serata di ieri il Premier Conte ha comunicato le nuove disposizioni legate all’emergenza Covid-19, lasciando molto dubbi in merito alla nuova configurazione dello scenario sportivo.
“Dal 4 maggio 2020 sarà consentito l’accesso a parchi e giardini, ma con distanziamento e mascherine. Sarà possibile anche fare attività motoria. Fino a oggi era consentita “nei pressi” dell’abitazione. Ci si potrà allontanare dal domicilio, ma rispettando la distanza 2 metri dall’uno all’altro se si sta facendo attività sportiva (allenamento), e di un metro se è semplice attività motoria (passeggiata). Per quanto riguarda gli sport di squadra, la ripresa è prevista il 18 maggio”.
Necessaria attenzione per tutti gli sport
Vincenzo Spadafora, il ministro per le politiche giovanili e per lo sport, ospite in trasmissione, nell’approfondire le linee guide, rimane ancora focalizzato sul mondo del calcio. In rappresentanza di altri sport, intervengono in diretta alcune figure sportive di spicco. A dare voce al mondo del volley è Ivan Zaytsev, in collegamento da casa.
Si dichiara consapevole dei tempi prematuri per risposte sul futuro e in particolare sui dettagli per la ripresa delle competizioni ufficiali. Ivan sposta prontamente l’attenzione sulla necessità degli atleti di allenarsi e tenersi in forma, proponendo un compromesso:
“Ho paura a chiedere quando secondo lei potremmo tornare a giocare nei palazzetti con il pubblico sugli spalti ma faccio un’altra domanda, che riguarda la fattibilità di praticare il beach volley durante quest’estate. Essendo la disciplina più simile alla pallavolo, praticata all’aperto, ci permetterebbe di tenerci in allenamento e mantenere la forma sia tecnica che aerobica”.
La risposta di Spadafora
Il Ministro prende tempo a riguardo, rinviando la decisione ai giorni successivi. Spiega che è in programma una riunione tra gli esperti per vagliare i casi specifici e la fattibilità di determinati protocolli.
“Partendo dal presupposto che lo sport non è solo il calcio e non è solo la serie A – ha risposto il Ministro – domani pomeriggio (oggi, ndr), ho chiesto un incontro con tutti i componenti del Comitato Tecnico Scientifico perché dobbiamo leggere e interpretare bene tutti i protocolli che possono essere attuati da qui alle prossime settimane per tutti gli sport, grazie ad un lavoro che ci ha fornito proprio questa sera il CONI e Comitato Italiano Paralimpico, soprattutto per le piccole realtà locali come le palestre o i centri sportivi. Dopodiché lavorerò tutti i giorni affinché tutte le strutture siano messe nelle condizioni di rispettare tali protocolli e di riaprire in sicurezza, compresa la spiaggia“.
Per gli amanti del volley ancora un pazienza. Bagher a muro e palleggi in casa, ma con più speranze di tornare presto in campo.
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