Ztl, da oggi scatta l’Area B a Milano, la più grande d’Italia e la seconda d’Europa dopo Bruxelles.
Ztl, che delinea circa il 72% dell’intero territorio comunale, si chiude ai mezzi più inquinanti, diventando la low emission zone più estesa della penisola. L’obiettivo è abbattere gradualmente le polveri inquinanti e migliorare la qualità urbana del capoluogo lombardo.
Ztl: Area B, i divieti
Quindi, stop all’ingresso e alla circolazione in quasi tutta la città per i diesel fino agli Euro 3, moto a due tempi, benzina euro 0 e veicoli ingombranti superiori a 12 metri. Raggiunto questo primo obiettivo, il secondo step di Area B sarà altri divieti fino al 2030, quando in città saranno preclusi tutti i diesel. I varchi sono 187. Di questi, 15 sono già dotati di telecamere collegate a un sistema informatico. In particolare, il divieto è valido da lunedì a venerdì, dalle 7.30 alle 19.30. Festivi esclusi. Inoltre, nel mezzanino della stazione Duomo è presente un Infopoint aperto al pubblico.
Ztl, Area B, sanzioni non ancora previste
L’infrazione del divieto, però, non comporterà immediatamente una sanzione. Per permettere agli automobilisti di abituarsi, ci saranno 50 giorni di circolazione libera nella zona. Alla prima entrata nell’Area B al possessore del veicolo verrà comunicato come funziona la nuova misura. Inoltre, l’utente sarà invitato a iscriversi al portale, sul quale è possibile controllare e gestire gli accessi.
Le proteste dei cittadini e del presidente Fontana
Il provvedimento ha sollevato numerose proteste tra i milanesi, tanto che sono partite raccolte firme, promosse anche dalla Lega. Anche il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, non si trova d’accordo con la disposizione, ribadendo che ciò avrà ripercussioni sulla mobilità.
“Guardando all’entrata in funzione di ‘Area B’, non posso non ravvisare come il Comune di Milano stia ragionando più in maniera ‘individualistica’ che di sistema. Senza valutare con i dovuti approfondimenti le ricadute sulla città metropolitana, della quale Sala è sindaco, e, più in generale, sulla mobilità dell’intera Lombardia“.
La replica del sindaco Sala
Ma il sindaco di Milano Beppe Sala ha prontamente appoggiato la misura dell’Area B, spiegando che è una scelta coraggiosa, fatta nell’interesse dei cittadini.
“Non posso che rispondere che la mia amministrazione guarda lontano. E, soprattutto, ha a cuore come i milanesi respirano“.
Il sistema di controllo dei divieti ambientali dell’Area B è stato sviluppato in collaborazione con la direzione generale per la Sicurezza Stradale e la direzione generale per la Motorizzazione.