Un piatto di tortelli in brodo alla bolognese, un cannolo siciliano o un cappone bollito. Dal Friuli alla Romagna, passando per la Toscana fino alla Puglia. Insieme sono un unico immaginario Stivale, in cui le tavolate italiane del giorno di Natale sono unite da un solo fil rouge: la tradizione. Il Natale in tavola è un’esplosione di colori, storie e specialità regionali. Sapete quali sono i piatti tipici di Natale per eccellenza? Ve lo sveliamo noi.
![Tavola Natale - Credits Pinterest](https://metropolitanmagazine.it/wp-content/uploads/2020/12/tavola_-pinterest.jpg)
I Cappelletti in brodo: il piatto tipico del Natale Romagnolo
![Cappelletti in brodo - Credits: il cucchiaio d'argento
10 piatti tipici di Natale](https://metropolitanmagazine.it/wp-content/uploads/2020/12/cappelletti-in-brodo-credits_il-cucchiaio-dargento-1024x684.jpg)
Per il romagnolo tradizionalista non è Natale senza cappelletti in brodo. Il vero segreto per fare questo primo così da urlo da ammutolire anche quel parente che non sta mai zitto? Non lo sapremo mai.La magia dietro a questo piatto è custodito segretamente dalle adzore. Per chi non sapesse il dialetto romagnolo queste donne sono le custodi delle tradizioni gastronomiche regionali.
I cappelletti in brodo rappresentano l’essenza stessa del Natale romagnolo. Il vero segreto è nel brodo; realizzato con il cappone!
![Cavatelli frutti di mare -Credits: Pinterest](https://metropolitanmagazine.it/wp-content/uploads/2020/12/cavatelli-frutti-di-mare_-credits-Pinterest.jpg)
Cavatelli ai frutti di mare
I Cavatelli sono un primo pitto tipico della Puglia e della Basilicata. Realizzati rigorosamente a mano con la semola di grano duro, non possono mancare sulle tavole natalizie pugliesi e lucane.
Questo primo piatto appartiene alla tipologia della “trascinata” data dal movimento che le massaie fanno con le dita per ottenere la tipica forma di questa pasta. Per loro un gesto assolutamente naturale ma, voi, rimarrete ipnotizzati dalla velocità con cui queste donne realizzeranno chili di pasta con assoluta nonchalance.
![Minestra Maritata - Credits: Aia 10 piatti tipici di Natale](https://metropolitanmagazine.it/wp-content/uploads/2020/12/minestra_maritata.-Credits-Aia-jpg-1024x1024.jpg)
Minestra Maritata l’essenza del Natale partenopeo
Piatto tipico della cucina partenopea la Minestra Maritata è immancabile sulle tavole nel giorno di festa. Si tratta probabilmente di una delle più antiche portate della cucina natalizia napoletana risalente al 1600.
“Tu si’ ‘na cosa grande pe’ mme ‘Na cosa ca me fa nnammura’” l’intramontabile Domenico Modugno la cantava per la sua amata, noi la cantiamo per la Minestra. Del resto, anche questa è una storia d’amore. Maiale, pollo e manzo si “maritano” ovvero si sposano con le verdure, un’esplosione di gusto capace di travolgere le papille in un ballo scatenato e far fare scintille anche al palato.
![Lasagne alla bolognese - Credits: Pinterest](https://metropolitanmagazine.it/wp-content/uploads/2020/12/lasagne-alla-bolognese_-credits-pinterest.jpg)
Sua Maestà la Lasagna
La regina dei primi piatti, la Queen Elizabeth delle cucine italiane: con la pasta all’uovo o con gli spinaci, poco importa, Lei fa breccia in tutti i cuori. La lasagna è un primo piatto super gustoso che esprime l’italianità nel mondo. Emiliane di nascita, bolognesi di crescita e tradizionali per diritto.
Si può sentire il calore della famiglia a tavola, il giorno di Natale che battibecca su chi prenderà la parte più bruciacchiata, perché si sa, è la parte più buona. C’è chi le preferisce con tanta besciamella, chi con poca. Chi le farcisce con ragù e parmigiano, chi le preferisce al pesce e chi, ancora, non le mangia se non sono vegetariane.
![Baccalà alla Vicentina- Credits: Giallo Zafferano](https://metropolitanmagazine.it/wp-content/uploads/2020/12/baccala-alla-Vicentina-credits-Pinterest.jpg)
Baccalà: il piatto di Natale vicentino
Bacalà – senza doppie come Veneto impone – si mangia solitamente durante il cenone della Vigilia. Le origini del baccalà alla vicentina risalgono al 1432 quando una spedizione guidata dal mercante veneziano Pietro Querini naufragò e si salvò raggiungendo un’isola in Norvegia. Qui conobbe il merluzzo essiccato, come l’attuale stoccafisso. Dopo alcune sperimentazioni nacque il Baccalà alla vicentina!
Vorrei scrivervi tutti i segreti su questa prelibatezza ma, ahimè, mia suocera vicentina doc, custodisce gelosamente questa ricetta. Scritta a mano, in dialetto e risalente alla bis bis nonna. Servitelo con la polenta e le feste sono salve!
![Bollito misto alla Piemontese - Credits: Gallo Zafferano menù della tradizione di Natale](https://metropolitanmagazine.it/wp-content/uploads/2020/12/Bollito-misto-alla-Piemontese-giallo-zafferano.jpg)
Bollito Piemontese
Il bollito misto è un piatto tipico della cucina piemontese, perfetto per il pranzo di Natale con tanti parenti. Per realizzare un buon bollito mistico, pardon volevo dire misto ci vuole pazienza, cura, la giusta scelta dei tagli di carne, le giuste salse e, soprattutto, un buon vino d’abbinare.
La ricetta ufficiale del gran bollito misto è composta da: sette tagli di polpa, sette ammennicoli e sette “bagnetti” o salse. Siete a bocca aperta vero? Tranquilli, al giorno d’oggi il bollito si prepara con cinque tagli di carne e tre salse. Ma la tradizione è bella perché ogni famiglia la può adattare ai propri gusti!
![Preti e frati - Credits: Mauro Olivieri 10 piatti tipici di Natale](https://metropolitanmagazine.it/wp-content/uploads/2020/12/Preti-e-frati-credits-mauro-Olivieri.jpg)
Preti e Frati
Tavolata di Natale che vai piatto tradizionale che trovi. Lo so, non era esattamente così il detto. Ma il Natale in Liguria si festeggia con questo piatto delicato, saporito e appetitoso. Cosa sono Preti e Frati? Involtini di verza.
Liguri in ascolto, abbiate pietà, lo so che non sono semplici involtini. Si tratta di verze ripiene di polpettine di patate lesse, uova, pane raffermo e formaggio. I preti vanno cucinati rigorosamente con un ripieno di carne come prosciutto o mortadella, mentre i frati sono vegetariani. Qualcuno ci mette dentro anche una fogliolina di basilico e i pinoli. L’essenza della Liguria in una verza.
Il tutto viene chiuso con lo spago, come vuole la tradizione e vengono cotti a lungo nel sugo di pomodoro.
![Fegato alla veneziana - Credits: Giallo Zafferano menù di Natale](https://metropolitanmagazine.it/wp-content/uploads/2020/12/fegato-alla-veneziana_-credits-giallo-zafferano-1024x689.jpg)
Fegato alla veneziana: il piatto della tradizione natalizia
Torniamo in veneto per un secondo piatto immancabile per il menù natalizio. Il fegato alla Veneziana è un piatto tradizionale a base di carne reso unico dall’abbinamento tra il sapore forte del fegato e quello dolce della cipolla: un binomio vincente per un’esplosione di gusto.
Le prime testimonianze sull’uso del fegato in cucina risalgono al tempo dei Romani; preparato con i fichi. I veneziani sostituirono però i fichi con le cipolle. D’ allora è il piatto più famoso del Veneto.
![Gubana- Credits: Artimondo 10 piatti tipici della tradizione di Natale](https://metropolitanmagazine.it/wp-content/uploads/2020/12/Gubana-credits-Artimondo.jpg)
La Gubana
Il dolce tipico del Natale friulano. Immancabile per concludere in bellezza il pranzo con i parenti. In questo dolcetto le radici italiane e slovene si uniscono per dare vita a qualcosa di unico dalla forma di una chiocciola, ripiena di zucchero, noci, amaretti, pinoli, mandorle e biscotti secchi.
Lasciatela vicino ad un camino scoppiettante, il burro si scioglierà dolcemente, rendendo la Gubana morbidissima e appena appena tiepida. Abbinateci un bicchierino di grappa e scalderete gli animi!
![Parrozzo abruzzese - Credits: Pinterest
10 piatti della tradizione di Natale](https://metropolitanmagazine.it/wp-content/uploads/2020/12/parrozzo-abruzzese_-credits-pinterest-684x1024.jpg)
Parrozzo il dolce del Natale abruzzese
Uno dei dolci della tradizione gastronomica natalizia abruzzese è il Parrozzo. Una torta semi sferica a base di mandorle e semolino, ricoperta da una gustosissima colata di cioccolato fondente. Un dolce golosissimo ed elegante nato a Pescara nel 1920 da Luigi D’Amico. Il pasticcere voleva creare qualcosa di nuovo per stupire i suoi clienti, così trasformò il pane rustico abruzzese in un dolce! Ovviamente il successo fu strepitoso.
Da Nord a Sud il fil rouge della tradizione accompagna questi piatti natalizi per eccellenza, sedetevi davanti al camino, prendete del buon vino e godetevi i parenti. Buone feste!
Annalisa Pomponio
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