
Per la giornata di oggi, 11 ottobre 2021, è previsto uno sciopero generale a livello nazionale. Nei disservizi oltre ai trasporti sono coinvolte anche le scuole e gli uffici pubblici.
Oggi, 11 Ottobre 2021 si terrà uno sciopero a livello nazionale: ecco tutte le informazioni
Nella giornata di oggi, 11 ottobre 2021 si terrà uno sciopero generale nazionale. Varie iniziative, a molte delle quali è annunciata la presenza anche di comitati “No Green Pass”, sono programmate in circa 40 città.
A Roma, una molteplicità di appuntamenti a partire dalle 10 del mattino, porterà la protesta delle aziende in crisi sotto al Mise, al ministero dell’Istruzione e al ministero della Semplificazione. L’appuntamento conclusivo è previsto per le 12,30 a piazza Santi Apostoli, dove terminerà il corteo al via alle 10 da piazza della Repubblica.
Si preannuncia alta la partecipazione allo sciopero promosso dalle sigle sindacali del trasporto pubblico Cub Trasporti, Usb lavoro privato Lombardia, Sgb, Al Cobas e Sol Cobas contro le politiche del governo Draghi. Le stesse hanno proclamato l’astensione dal lavoro per 24 ore in tutti i settori pubblici e privati.
Ciò porterà al blocco dei trasporti in tutte le maggiori città italiane con disagi per lavoratori e non solo. L’unica speranza saranno le fasce orarie garantite. Nella protesta oltre ai trasporti sarà convolto anche il personale scolastico, che rientra tra coloro che aderiscono allo sciopero nazionale.
Nei disservizi coinvolte anche le scuole nello sciopero
Nello sciopero sono coinvolte anche le scuole, in protesta alle criticità del mondo dell’istruzione.
Sono tanti i punti che non soddisfano i sindacati e che richiedono interventi da parte del Governo. Si va dalla necessità di ridurre il numero degli alunni in classe, al rinnovo del CCNL. Tema caldo anche quello dell’obbligo del Green Pass e il tentativo di rendere strutturale la DAD.
Gli stessi sindacati sono consapevoli che privare gli alunni anche di un solo giorno di lezione, con l’incubo didattica a distanza e con gli ultimi due anni di lezioni a singhiozzo è delittuoso. Ma sono altrettanto consapevoli che è necessario alzare adesso la voce, all’inizio dell’anno scolastico, per indirizzare le scelte dell’esecutivo.
Il tema delle “classi pollaio” richiede da tempo attenzione. Se prima si trattava unicamente di una problematica inerente la qualità della didattica, con le difficoltà dei professori a gestire un elevato numero di alunni, adesso è anche un tema di sicurezza. Anche se dovesse essere superata la pandemia in tempi brevi, il tema del sovraffollamento delle classi resterà ed è questa un’occasione per cercare di risolverlo.
Lo sciopero riguarderà anche la richiesta di assunzione di tutti i docenti con 3 anni di servizio e degli Ata con 2 con conseguente abbandono del discusso metodo dell’algoritmo. I sindacati chiedono anche l’immissione in ruolo unico per i docenti di ogni ordine di scuola nonché una revisione dei criteri per le mansioni dell’organico Ata. Infine il tema del rinnovo del contratto nazionale docenti. Sono diversi anni che il comparto chiede adeguamenti e aumenti di cifre ormai completamente disallineate rispetto agli standard europei.