110 e Frode: nella facoltà di Economia a Genova esami e tesi falsate

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Di Redazione Metropolitan

110 e Frode è il titolo di un’indagine della Guardia di Finanza del comando provinciale di Genova a seguito della denuncia di 22 persone. Un professore di scuola secondaria, durante le prove, riceveva dagli esaminandi suoi allievi una foto, tramite WhatsApp, del compito; a quel punto lo svolgeva in diretta e lo rinviava con le soluzioni agli studenti.

110 e Frode: l’indagine

Nel mondo della Didattica a Distanza, perché non assumere un professore per superare gli esami della facoltà di Economia? Non sembra nulla di fuori dal comune, eppure lo diventa nel momento in cui un professore, viene pagato non per aiutare nello studio, quanto più come complice degli studenti che hanno imbrogliato agli esami. Il fatto costituisce chiaramente reato, infatti secondo la legge copiare è una violazione dell’articolo 1 della legge 475 del 1925.

Le indagini degli investigatori del primo gruppo delle Fiamme gialle, guidati dal colonnello Ivan Bixio, sono partite dopo la segnalazione dello stesso ateneo che ha segnalato una sospetta compravendita dei testi per la prova scritta dell’esame di Ragioneria Generale. Da quanto emerso, gli studenti ricevevano l’aiuto di un professore di scuola secondaria, esterno all’Ateneo, che oltre a tenere corsi di ripetizione in nero, suggeriva le risposte durante le prove d’esame ai ragazzi che frequentavano i corsi di economia; il tutto tramite WhatsApp.

Durante la prova di un appello d’esame di Ragioneria Generale, le fiamme gialle genovesi si sono presentate in casa del professore. Gli hanno dunque sequestrato lo smartphone, col quale stava suggerendo ai suoi studenti che stavano sostenendo l’esame, in diretta. Dall’analisi svolta sui dati estrapolati dallo smartphone, nonché dall’analisi della documentazione cartacea sequestrata al professore, in particolare agende e quaderni, sono emersi numerosi casi di aiuti anche per le prove di statistica, ragioneria generale, test di accesso, marketing. Se ciò non bastasse, sono emerse anche tesi di laurea, pronte per essere vendute e quindi presentate e discusse presso l’Ateneo genovese.

Giacomo Cattani