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20e30: l’Italia che si fa sentire

20e30 non è solo una fascia d’età ben precisa, ma anche un’organizzazione indipendente e apartitica costituita da under 30 e under 40 con l’intento di portare all’attenzione dei decisori pubblici il punto di vista dei giovani sulle politiche che li riguardano, o quanto meno li dovrebbero riguardare, in prima persona. Nato come hashtag nella campagna elettorale delle Elezioni politiche 2022, ha raccolto oltre 5.000 istanze programmatiche dalla fascia giovanile nazionale.

Dopo la campagna elettorale si sono dedicati all’analisi dei dati: secondo il Sondaggio SWG per Italian Tech, dell’agosto 2022, il 43% dei giovani nella fascia 18-35 anni non ha fiducia nella classe politica e non vede nel voto un valido strumento di cambiamento. L’astensionismo giovanile alle elezioni politiche del settembre 2022 è stato del 37%; e chi è andato a votare, con quale spirito l’ha fatto? Il menzionato sondaggio SWG rileva che il 90% lo ha fatto per mero senso civico.

Tra le fonti dell’astensionismo giovanile si può includere una politica sempre più incentrata a rincorrere il consenso, che non punta su programmi in grado di garantire riforme strutturali sostenibili sul lungo periodo. In questo contesto, la questione giovanile viene considerata spesso più come un problema da risolvere e non come indispensabile per il futuro del Paese.

Era dunque necessaria un’inversione di rotta per dimostrare che ai giovani interessa ancora la politica ma semplicemente sono distanti da questo modo di fare politica. 20e30 ha infatti redatto un report dal titolo “Le richieste dei giovani alla politica: Stato dell’arte dopo i primi 6 mesi di Legislatura” di oltre 100 pagine, che verrà presentato il 14 giugno alla Camera dei Deputati per dimostrare che esistono forme alternative di partecipazione alla vita politica, non incentrare sul mero consenso elettorale ma sulla programmaticità e sulla volontà di operare concretamente per garantire un futuro sostenibile a due generazioni, quella dei 20enni e quella dei 30enni.

Di cosa tratta il report che presenteranno alla Camera dei Deputati il 14 giugno?

Il report segue i pilastri tematici che 20e30 ha avuto sin dalla sua nascita, e analizza, in coerenza con gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals, SDGs), un’istanza per tema raccolte durante la campagna elettorale e relativa a:

• istruzione e capitale umano: orientamento universitario e post-universitario, con attenzione al fenomeno delle borse di studio;

• lavoro e politiche sociali: disoccupazione giovanile e lavoro povero;

ambiente, energia e transizione digitale: tema dell’ecoansia (con consultazione pubblica);

• diritti civili e sociali: diritto all’inclusione e risvolti etici e morali;

• welfare e fisco: caro affitti e regolamentazione del mercato immobiliare. I capitoli oltre che da un’analisi socioeconomica dell’istanza e dal lavoro svolto dall’intera classe politica nei primi sei mesi di legislatura, saranno anche accompagnati da una riflessione sulle opportunità che offre il PNRR sui singoli temi (dal momento che tale Piano mette al centro il ruolo dei giovani come soggetti più colpiti dalla crisi ma anche come leve attorno ai quali intessere il programma di ripresa, di rilancio e di resilienza del Paese) e da alcune best practices europee e internazionali da seguire, per aiutare il decisore

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