La riunione di lunedì 2 marzo da parte dei membri del comitato organizzativo del 6 nazioni 2020 ha fatto un po di chiarezza riguardo la situazione relativa al coronavirus e alle partite in programma. Ma cosa succede davvero adesso? Andiamo a vedere i possibili scenari.
Coronavirus: tra panico e partite annullate
Anche il rugby, “sopratutto il rugby”, è stato colpito dalla delicata situazione del Covid-19. Sopratutto il rugby perché, proprio in Lombardia e Veneto (le regioni maggiormente colpite) c’è il più alto concentramento di squadre e praticanti di questo sport.
Una situazione che sembrava sotto controllo e che invece è scoppiata all’improvviso. Situazione che ha fatto correre tutti gli organi e gli enti ad adottare situazione immediate. Cosi come per la Federazione Italiana Rugby che ha deciso la sospensione dei campionati su tutti i livelli.
Condizioni che hanno colpito anche il 6 nazioni 2020, torneo che è in corso di svolgimento con l’annullamento immediato di Irlanda e Italia, mettendo a rischio anche le altre partite. Una decisione di lunedì da parte del comitato organizzativo sembra voler fare un po di chiarezza o quasi, sulla situazione del torno più importante d’Europa.
6 nazioni 2020: Le partite vanno giocate
Da quanto emerso dal comunicato stampa del comitato organizzativo del 6 nazioni 2020 sembra che le partite in programma si devono giocare tutte. Non solo quelle maschili ma anche l’under 20 e la femminile. Quindi le 45 partite rimanenti di tutti e tre i settori saranno disputate.
Ecco il comunicato ufficiale del 6 nazioni:
“Il Sei Nazioni ha tenuto un incontro oggi a Parigi per discutere dell’attuale situazione legata al virus Covid-19.Il Sei Nazioni e le federazioni membre stanno seguendo molto da vicino la situazione con i rispettivi Governi e autorità sanitarie e applicheranno in modo stringente ogni direttiva fornita loro in materia di eventi sportivi dalle autorità competenti. Allo stato attuale, in base alle più recenti informazioni, tutti gli incontri dei Sei Nazioni programmati avranno luogo. Sei Nazioni è in contatto con la Federazione Italiana Rugby e la Rugby Football Union per quanto attiene l’eventuale spostamento degli incontri Italia v Inghilterra U20 e Femminile in sedi differenti da quelle previste: un annuncio ufficiale verrà effettuato a tempo debito. L’incontro maschile Italia v Inghilterra del 14 marzo a Roma rimane calendarizzato come previsto. E’ intenzione di Sei Nazioni portare a completamento tutti i quindici incontri previsti per ciascuno dei tre campionati quando il momento lo consentirà ma, per il momento, ci si astiene da qualsiasi annuncio mentre si continua a valutare la situazione.”
Cosi sembra l’intenzione di voler lasciare il calendario invariato per rispettare il programma previsto. Situazione che potrebbe cambiare se ci saranno contro indicazioni da altri enti, gli stati o i relativi ministeri.
E adesso Irlanda-Italia?
Rimangono forti i dubbi sulla situazione legata alla partita rinviata tra le nazionali irlandesi e quelle italiane previste per questo fine settimana.
Dopo il “NO” a giocare la partita da parte del ministero della salute irlandese, si è deciso quindi di rinviare, tra non poche polemiche, il match in programma.
Una decisione troppo affrettata? Certamente la federazione irlandese insieme al ministero della salute non hanno perso tempo aspettando l’evolversi della situazione per chiedere l’annullamento o la riprogrammazione della partita. Neanche la consultazione con la federazione italiana sulla situazione presente.
La partita era in programma per questo fine settimana e si doveva disputare a Dublino. Per il momento è stata rinviata come anche le partite del PRO 14 che a differenza, dovevano essere giocate a Treviso e Parma. Zone considerate potenzialmente a rischio.
Il fattore più pesante che ancora tutti i tifosi azzurri non sanno se hanno la possibilità di ri-utilizzare il biglietto oppure chiedere il rimborso.
Nonostante le pressioni da parte della nostra federazione, ne l’IRFU nemmeno il governo irlandese ancora non si sono pronunciati senza chiarire la situazione.
Ciò fa irritare tutti coloro che avevano in programma di andare in Irlanda per assistere alla partita. Non solo, questa decisione potrebbe cambiare anche il proseguito del torneo.
Si aspetta inoltre ancora se ci sarà una calendarizzazione del match.
Italia – Inghiterra: si gioca?
Per noi italiani l’attesa era tutta per l’ultima partita, quella contro l’Inghilterra in casa, allo stadio Olimpico e per l’addio di Sergio Parisse.
La partita sembra che si giochi regolarmente come da calendario, il 14 marzo 2020 alle ore 17:45. Rimangono dei problemi relativi alla presenza dei tifosi allo stadio che ha fatto registrare il tutto esaurito e, l’arrivo da Londra dei circa ventimila supporter inglesi.
Gli organi stanno lavorando per cercare di capire come gestire la situazione al meglio e a breve daranno delle indicazioni al riguardo.
Per quanto riguarda la nazionale femminile e l’Under 20 con le partite in programma relativamente a Padova e Verona, saranno programmate in altra sede che sarà annunciata a tempo debito.
Allora, a questo punto, sarebbe bello, programmare tutte e tre le partite a Roma, allo stadio Olimpico per creare un ambiente di tre giorni all’insegna del grande rugby.
Aspettiamo quindi l’evolversi della situazione e le decisioni che i comitati con le organizzazioni prenderanno dopo aver valutato la situazione.
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