60 anni dalla morte di Marilyn Monroe

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Di Redazione Metropolitan

Il 5 agosto 1962 si spegneva, a Los Angeles, Norma Jean Baker Mortenson, meglio conosciuta con il suo nome d’arte, Marilyn Monroe. Attrice, modella e cantante, Marilyn è stata una delle personalità più influenti del novecento, sex symbol, icona della femminilità e della cultura pop.

La sua vita, seppur ricca di successi, fu segnata da una difficile infanzia, che l’attrice trascorse tra periodi a casa della madre Gladys e di Grace, amica di quest’ultima e tutrice di Marilyn, dopo che a Gladys venne diagnosticata la schizofrenia, e in orfanotrofi, nonché da una forte instabilità psicologica dovuta al turbolento rapporto con il mondo dello spettacolo, che la porterà ad un tentativo di suicidio all’inizio degli anni ’50. Marilyn si sposò tre volte ed ebbe diverse relazioni, sebbene di alcune non si conosca la veridicità. Scomparve all’età di appena 36 anni in circostanze misteriose. Infatti, sebbene il medico parlò di suicidio dovuto ad overdose di barbiturici, le cause della morte ancora oggi rimangono un mistero.

Il primo matrimonio e i primi lavori di Marylin Monroe

Marilyn Monroe nel film Quando la moglie è in vacanza – Photo Credits: mymovies.it

Dopo la travagliata infanzia, Grace iscrisse Marilyn al liceo. Qui, la ragazza conobbe James Dougherty, che sposò nel 1942. Probabilmente questo primo matrimonio fu di convenienza. Marilyn infatti, affermò che Grace la spinse a sposarsi per evitare che la sedicenne dovesse tornare nuovamente in orfanotrofio, a causa del trasferimento di Grace con il marito in Virginia. Il matrimonio durò appena 4 anni. In questo periodo Marilyn lavorò come modella posando per il fotografo André De Dienes. Ed è proprio grazie alle sue foto che entrò in contatto con Emmeline Snively, direttrice della più importante agenzia pubblicitaria di Hollywood, e sarà la stessa Snively che convincerà Marilyn a farsi bionda.

Dopo l’apparizione delle sue foto in numerose riviste internazionali, la ragazza, nel 1946, riuscì ad ottenere il suo primo contratto cinematografico, dopo aver superato il casting indetto dal regista Ben Lyon. Fu proprio quest’ultimo a spingerla ad usare un nome d’arte. Il primo ruolo è nel film The Shocking Miss Pilgrim, nel quale però l’attrice non comparirà e il suo contributo nella pellicola sarà solo vocale, nel 1948 entrò nel cast di Orchidea Bionda, un musical che tuttavia non ottenne successo, così come non lo ottenne Marilyn. Nel 1950 recitò nel film di John Huston Giungla d’asfalto e, sempre nello stesso anno, in Eva contro Eva.

Il successo

Negli anni dei due film sopracitati Marilyn posò nuda e la foto comparve, prima nel calendario sexy Miss Golden Dreams e poi sulla copertina della rivista Playboy. Dopo un primo momento difficile per Marilyn ad inizio del nuovo decennio, che coincise con un tentato suicidio da parte dell’attrice, recitò nel film La confessione della signora Doyle, nel 1952. Ma è il ruolo di femme fatale nel film Niagara, del 1957, che le valse la consacrazione. Nello stesso anno recitò ne Gli uomini preferiscono le bionde, in cui canterà anche due brani, di cui di uno, Diamonds Are a Girl’s Best Friend, se ne ricorda la famosa esibizione con il vestito rosa.

Sempre nel 1953 prese parte al film Come sposare un milionario e, l’anno seguente, a La magnifica preda. Proprio quell’anno sposò il giocatore di baseball Joe DiMaggio, matrimonio che tuttavia terminò dopo appena nove mesi. In questo periodo l’attrice recitò nel musical Follie dell’anno, che però non si rivelò un successo. Lo fu invece il film Quando la moglie è in vacanza, del 1955, dove Marilyn girò la famosissima scena in cui l’abito bianco dell’attrice si solleva al passaggio del treno in metropolitana.

Marilyn Monroe, John Fitzgerald Kennedy e le ultime interpretazioni

Nel 1955 Marilyn si trasferì a New York per studiare presso l’Actor’s Studio dove conobbe il drammaturgo Arthur Miller, che sposò nel 1956. In questi anni Marilyn precipitò in un’instabilità psicologica che la portò a sottoporsi a sedute di psicanalisi. Nel 1957 l’attrice recitò come protagonista ne Il principe e la ballerina, da lei stesso prodotto. Nel 1959 la sua interpretazione in A qualcuno piace caldo le valse il Golden Globe come migliore attrice in un film commedia o musicale.

Quando il matrimonio con Miller finì, nel 1961, Marilyn conosceva già da qualche anno il presidente degli Stati Uniti d’America John Fitzgerald Kennedy, del quale fu amante e per il quale cantò al Madison Square Garden la famosa Happy Birthday, Mr. President, durante i festeggiamenti per il compleanno dello stesso. Dopo John l’attrice frequentò anche Robert Kennedy. In questo periodo però le condizioni mentali di Marilyn peggiorarono e Gli spostati, nel 1961, sarà l’ultimo film dell’attrice. Il 5 agosto del 1962 venne ritrovata senza vita nella sua casa di Los Angeles. La morte dell’attrice, che secondo il medico fu un suicidio dovuto ad un’overdose di barbiturici, resta ancor oggi avvolta nel mistero.

Riccardo Malarby

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