7 maggio 1682: la corte del Re Sole si insedia a Versailles

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Di Davide Cossu

Il sogno di Luigi XIV, il monarca assolutista che si diede l’epiteto di Re Sole, prende finalmente forma. Il giovane sovrano, salito al potere effettivo a 23 anni dopo la morte del cardinale Mazzarino, è circondato da nemici: le potenze straniere, i cortigiani intriganti, i nobili di sangue che vogliono la monarchia debole per poter spadroneggiare sulle proprie terre. Il giovane Luigi si era innamorato di un maniero costruito su una zona paludosa vicino al villaggio di Versailles. Un padiglione di caccia che il padre Luigi XIII aveva fatto riammodernare, trasformandolo in un piccolo castello di mattoni rossi.

La visione del Re Sole è audace: non vuole solo piegare la nobiltà riottosa. Vuole governare da solo la Francia. Come i pianeti girano intorno al sole, così i sudditi dovranno gravitare attorno al potere assoluto del re. Luigi XIV non si fida della sua capitale Parigi: troppo difficile da controllare, specie in caso di sommosse popolari o di rivolte aristocratiche. Il re ricorda con terrore i tempi della Fronda, quando a soli 10 anni dovette abbandonare di nascosto la capitale assieme alla madre, fuggendo di notte su una carrozza. Il suo regno ha bisogno di un nuovo centro di gravità, di cui soltanto lui possa essere il padrone assoluto.

Una reggia mai vista prima

Il castello di caccia di Luigi XIII si trasforma in un immenso cantiere. Ogni anno il re spende per la sua nuova dimora il 5% delle entrate statali. Per edificarla chiama i migliori architetti, pittori e scultori: Louis Le Vau progetta il gigantesco impianto della reggia che dovrà ospitare 15.000 persone; Charles Le Brun cura la decorazione degli interni, modellando i minimi dettagli; il creatore di giardini André Le Nôtre spiana colline, impianta interi boschi e progetta le monumentali fontane che punteggiano i giardini fino al Grand Canal, uno specchio d’acqua che richiama il Canal Grande di Venezia.

Versailles diventa così non solo il centro propulsore della Francia, ma l’invidia dell’Europa intera. I monarchi di ogni nazione emuleranno l’idea del Re Sole, costruendo le proprie dimore a imitazione di Versailles (ad esempio, le regge di Caserta e Venaria). Ma, soprattutto, la nuova reggia di Luigi XIV è il trionfo e il manifesto del suo programma politico: i nobili sono costretti a risiedere a Versailles a spese del re, che in tal modo può finalmente controllarli. Una “gabbia dorata”, la più bella mai creata a memoria d’uomo.

Davide Cossu

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