Come ogni settimana torna Motorland, la rubrica d’approfondimento sui motori di Metropolitan Magazine Italia. Puntata interamente dedicata al mondo delle quattroruote, andremo a rivedere i weekend di gara di Formula 1, Formula 2 ed Indycar!
Formula 1 – Hamilton è il Re di Monza (a cura di Lorenzo Pellegrini
Il momento decisivo della gara è stata la partenza. Malgrado il buon scatto delle Ferrari, Hamilton è riuscito a prenderne la scia ed a passare Vettel all’esterno della Variante della Roggia. Il tedesco però non ha alzato il piede e ha colpito Hamilton con la ruota anteriore destra andando in testacoda e rovinando la sua gara. Da lì in poi gara di Vettel è stata tutta in salita.
La vittoria n. 68 in carriera di Hamilton è stata possibile grazie anche all’aiuto di Bottas. Il #77 è sempre più al servizio della squadra e non sembra più gareggiare per sé, ma solo per aiutare il compagno. Il team lo ha tenuto fuori dopo la prima tornata di soste di Raikkonen e Hamilton che a quel momento si giocavano la prima posizione.
Avendo gomme più fresche, il duo Raikkonen-Hamilton ha raggiunto presto Bottas, mettendo a sandwich la Ferrari del finlandese. La sua SF71H da quel punto in poi ha cominciato a soffrire la scia del suo connazionale, che gli hanno messo in crisi le sue gomme posteriori con la presenza sempre più notevole di crateri sulle carcasse. Una volta rientrato Bottas, Hamilton ha sfruttato le gomme più fresche per sopravanzare Raikkonen e vincere la corsa.
Terzo quindi Bottas che sfrutta la penalità di 5 secondi del pilota olandese a causa della difesa eccessiva su un tentativo di sorpasso del finlandese. Gara da dimenticare per il compagno di Verstappen, Ricciardo, protagonista al 35mo giro di un ritiro causato da un ennesimo guasto alla sua PU. Ottima prestazione per le due Force India che risalgono in classifica così come la Williams che porta a casa un 9 e 10 mo posto con Stroll e Sirotkin.
Formula 2 gara 1 – La prima di Makino (a cura di Luca Luppino)
Il primo round di Formula 2 del weekend regala una sorpresa del tutto inaspettata. Tutti gli appassionati si attendevano il duello Russell-Norris con il pilota ART Gran Prix che scattava dalla pole position. Così non è stato perché il duello tra i due c’è stato solamente brevemente durante la corsa. Lo scatto dalla pole position di George Russell non è stato perfetto, a tal punto che è stato sopravanzato in poco tempo da Artem Markelov (Russian Time) ed Alex Albon (DAMS).
Markelov ed Albon cominciano a contendersi la prima posizione nelle tornate iniziali. Il duello si accende specialmente nelle staccate principali dove Markelov riesce a difendersi egregiamente, ma qualcosa sta per cambiare. Al quinto giro, partendo dalla 14 esima posizione, spunta in testa Tadasuke Makino (Russian Time). Il giapponese pilota Honda ha adottato la strategia opposta, partendo con le gomme dure invece delle gomme morbide.
Tutti sono costretti a rientrare ai box al 5/6 giro per montare le dure mentre Makino ed i due piloti MP Motorsport hanno proseguito fino alle battute finali di gara con le dure. Il giapponese è poi riuscito a sbucare davanti a tutti al rientro ai box andando a vincere la corsa davanti al compagno Markelov ed Alex Albon. Quarto posto per Russell seguito da Latifi, Norris, Sergio Sette Camara ed Antonio Fuoco.
Formula 2 gara 2 – Markelov sbaglia, Russell ringrazia (a cura di Luca Luppino)
Gara scoppiettante quella corsa domenica mattina che si apre con una partenza incredibile. Sia il poleman Ralph Boschung che Sergio Sette Camara stallano in partenza permettendo a Latifi, Russell, Markelov ed Albon di conquistare le prime posizioni. Norris rimane bloccato in sesta posizione non riuscendo ad andare oltre un quinto posto finale.Con il passare dei giri la lotta per la vittoria si concentra su Russell (al comando) con Markelov e Sette Camara.
Il russo ha condotto metà gara, ma ha commesso un errore alla prima variante che ha agevolato il pilota ART. Markelov manifesta alcuni problemi al proprio propulsore e comincia a gestire la propria vettura difendendo la seconda posizioni dagli attacchi di Sette Camara. George Russell riesce a vincere la sprint race davanti a Markelov, Sette Camara, Latifi, Norris, Ghiotto, Boccolacci ed Aitken. Il suo vantaggio su Lando Norris è di 22 punti.
Indycar – Sato trionfa a Portland (a cura di Alessandro Patané)
Takuma Sato trova la prima vittoria stagionale a Portland in un gran premio caratterizzato da una grande carambola iniziale. L’incidente iniziale ha costretto al ritiro Marco Andretti, Ed Jones, James Hinchcliffe e Graham Rahal. Coinvolto anche il leader Scott Dixon, ma il neozelandese ne è uscito incolume cambiando la propria strategia impostandola su due soste contro le tre altrui.
E’ stata questa stessa tattica che ha consentito a Sato di ottenere una vittoria che dalle qualifiche era parsa molto difficile; per questo motivo Sato ha impostato una gara di ritmo con lo scopo di fare una sosta in meno dei primi. Una scelta che ha avuto successo. A farne le spese sono stati soprattutto Alexander Rossi e Josef Newgarden. Entrambi hanno impostato una gara d’attacco basata su tre soste: inizialmente hanno occupato le prime due posizioni dopo che il poleman Will Power ha perso colpi a causa di un problema al cambio. Ma ecco la sorpresa.
Una Caution arrivata nel momento sbagliato però li ha fatti precipitare a centro gruppo e chiudere rispettivamente in ottava e decima posizione. A fare festa quindi alla fine è stato Sato, che ha colto la sua prima affermazione stagionale davanti a Ryan Hunter-Reay e a Sebastien Bourdais, in una giornata trionfale per la Honda che ha messo tre dei suoi propulsori sul podio. Il primo tra i motorizzati Chevrolet è stato invece Spencer Pigot, quarto con la Dallara della Ed Carpenter Racing.
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