Osseynou Sy, il senegalese che aveva dirottato un autobus carico di bambini a Milano è detenuto nel carcere di San Vittore. Durante la prima notte in prigione, ha rischiato il linciaggio dagli altri detenuti
Osseynou Sy a San Vittore
Osseynou Sy ha rischiato il linciaggio nel carcere di San Vittore. A raccontarlo è stato lui stesso ad un politico che venuto a fargli visita. Dopo essere stato portato in carcere a seguito del suo arresto, gli altri detenuti hanno cercato di fargli pagare il fatto che avesse tentato di uccidere dei bambini. Osseynou Sy è stato insultato ed ha rischiato di essere aggredito mentre la sua cella è stata oggetto di lancio di arance e uova per tutta la notte. Questo il drammatico racconto della prima notte in carcere del senegalese che ha dirottato l’autobus di una scolaresca che poi ha incendiato. L’uomo ora è stato spostato in una zona protetta del carcere riservata a pentiti, sex offenders, uomini che hanno compiuto reati contro donne e minori ed ex appartenenti alle forze dell’ordine
Osseynou Sy non si pente
Osseynou Sy non si è per nulla pentito del suo folle gesto. Anzi è una persona convinta di ciò che ha fatto programmando tutte le sue azioni. Sy si definisce panafricanista e dice di aver compiuto il suo insano gesto proprio per l’Africa. “Africani, non ve ne andate, qui non è tutto bello come sembra. E voi, europei, siete i responsabili delle morti nel Mediterraneo” continua a ripetere Sy che spera nella vittoria delle destre in Europa affinchè non arrivino più africani. Non dice di essere un terrorista ma un uomo “che fa cose politicamente”, “che non uccide”. I magistrati però non gli credono e gli contestano l’intento stragista in quanto aveva legato i bambini, eliminato tutti i martelletti di sicurezza dall’autobus per evitare che gli ostaggi rompessero i vetri e cosparso di gasolio il mezzo. Oggi pomeriggio l’uomo verrà interrogato dal Gip. Dovrà rispondere alle accuse di sequestro di persona, strage, incendio e resistenza con l’aggravante della finalità terroristica.