Dopo aver passato più di 9 mesi giocando a golf in Inghilterra lavorando come au pair ho notato parecchie differenze nel golf rispetto all’Italia
Le differenze
- I maestri di golf in Inghilterra lavorano nei pro-shop dei circoli, per circa 30 ore settimanali. Chiaramente fanno anche lezioni private ma da quello che ho visto non molte. In Italia nei pro-shop ci sono dei semplici commessi.
- Le gare di circolo in Inghilterra non hanno sponsor o premi in argento: si spendono dai 3 ai 5 Pounds (3 pounds=3,33 euro) per gara e ai primi tre classificati netti vengono dati dei soldi sul proprio account on-line, spendibili in pro-shop o utili ad iscriversi ad altre competizioni. Il primo lordo non è quasi mai assegnato, si gioca principalmente sul netto. In Italia la questione è ben diversa: premi in tutte le gare, la maggior parte con sponsor e per parteciparvi si spende dai 20 ai 25 euro.
- Durante le gare di circolo che ho partecipato mi è capitato di giocare con molti giocatori con handicap sia alti che bassi. Ho parlato di come in Italia si rubi facilmente nelle gare di circolo, non capivano la motivazione di un gesto simile. Per loro rubare non è neanche preso in considerazione e, infatti, credo proprio che non succeda quasi mai. Mentre in Italia tutti sappiamo ciò che accade…
- L’handicap in Inghilterra ha un limite di 28. In Italia è di 54. Questo fatto è spiegabile dal fatto che in Inghilterra il golf sia molto più popolare e non ha bisogno di incentivare i nuovi giocatori ad affrettarsi a volere l’handicap. In Italia con questo si cerca di incentivare i nuovi iniziati mandandoli subito in campo in gara.
- Culturalmente il golf nasce nei paesi del Regno Unito, questo si nota soprattutto quando parlo con persone che non giocano a golf. Quando dico loro che gioco mi fanno domande sul mio handicap e sul mio gioco in generale, anche se non hanno mai fatto uno swing. In Italia se provi a parlare di golf con chi non ha mai provato, ti chiede se sia effettivamente uno sport.
- Piccola curiosità: gli inglesi con cui ho avuto il piacere di parlare di golf, hanno come loro idolo Rory McIlroy, che è nord irlandese.
Justin Rose è inglese e milita nelle prime cinque posizioni dell’ordine di merito mondiale da parecchi anni ma non viene nemmeno menzionato. Invece quando scoprono che sono italiano iniziano ad elogiare Francesco Molinari ed il suo incredibile 2018.
Le differenze culturali con l’Inghilterra sono molte e non solo nel golf. A mio parere sul campo siamo decisamente indietro rispetto a loro e, prenderli da esempio su alcuni punti potrebbe portare solo dei vantaggi.