Come la società, anche il cuore caldo del tifo biancorosso ha ricominciato da capo la sua storia, dal 2014 i Seguaci della Nord coordinano la curva barese.
Torniamo anche oggi con la nostra rubrica dedicata alle meravigliose tifoserie che colorano i nostri stadi. Sette giorni fa vi avevamo raccontato della Curva palermitana e dell’astio verso Zamparini; oggi andremo a conoscere un’altra grandissima piazza, quella del Bari. Il tifoso barese è da sempre un sostenitore innamorato e caloroso che talvolta esagera in goliardate più o meno divertenti, ma sempre meravigliosamente bello da vedere. Dopo gli “Ultras Curva Nord”, tocca ai “Seguaci della Nord” a ripetere i fasti di un tempo.
Cenni storici e i Seguaci della Nord
La storia della Curva Nord del Bari, come tifo organizzato, nasce nella seconda metà degli anni ’70, con la costituzione del gruppo Ultras 1976. L’idea fu’, tra gli altri, di Franco “Florio” Marvulli, che ne divenne presto il capo; inizialmente il gruppo si univa dentro alle parole “Alè Grande Bari Club Ultras”.
L’idea di Florio era quella di seguire le orme e la tipologia di tifosi che componeva la “Maratona” del Torino. Rimastone capo per circa dieci anni, Florio mise le basi per quello che sarebbe stata la storia ultras della Curva Nord biancorossa. Dalla verve nazionalistica (striscioni con tricolori ovunque), si passa ad un striscione rosso con la scitta Ultras e un teschio messo di profilo sopra due ossa incrociate.
Nei primi anni ’80 si cominciano a creare le prime amicizie e gemellaggi, non facendo mancare il rovescio della medaglia, le rivalità. Nonostante le difficoltà economiche, il Bari fù la prima tifoseria a muovere centinaia di tifosi in trasferta, ma furono anche gli anni dei primi scontri. Nel 1983 si vide per la prima volta (nonostante la retrocessione C1) lo striscione rosso con la scritta Ultras, il teschio messo frontalmente e le due ali.
L’anno dopo il clamoroso raggiungimento di Serie A e semifinali di Coppa Italia, nacquero nel 1985 gli “Alcool Bari”, gruppo che si rivelò essere un’ottima spalla per gli U.C.N. (Ultras Curva Nord). Nel 1993 moltissimi componenti di quet’ultima fu diffidata, ma gli “Alcool Bari” non fecero mancare il loro supporto agli U.C.N. e alla squadra fino alla fine del campionato.
Negli anni finali del 1980 nascono gli “Incorreggibili”, distinguibili per i loro bomber arancioni e per la loro vena rivoluzionaria; nel 1994 il loro nome è cambiato in “Baresità Estrema”. Dopo le lotte di fine anni ’80 tra gli ultras e Club Bari, l’U.C.N. conosce il suo periodo di maggior splendore e crescita, con nuovi gemellaggi e nuove sezioni del gruppo in tutta la provincia barese.
A due anni dallo scioglimento degli U.C.N. (2012), la Curva Nord si ricompatta sotto l’egida del gruppo “Seguaci della Nord”, ritrovando lo smalto di un tempo.
La Nord e gli ultras gemellati
Il primo grande gemellaggio per gli Ultras arrivò nel 1983, con la Salernitana. Al tempo era facile che entrambe le tifoserie si trovassero nella stessa curva, come accadde con i granata. Vista la grande affinità, a ritorno gli ultras salernitani accolsero il fratello barese con manifesti di benvanuto ovunque per la città. In curva le due tifoserie stettero insieme sotto lo striscione “Ultras Bari”. Tre stagioni fa, a Bari, gli ultras baresi esposero lo striscione “Non c’è distanza che possa separare una vera fratellanza, indissolubili legami rimangono e sfidano il tempo…Bari e Salerno in eterno!”.
Un altro gemellaggio trentannale è quello che lega la nord barese alla curva reggina. I primi contatti avvenirono nella stagione ’88/’89 e il gemellaggio venne favorito dalla reciproca amicizia con i salernitani e la rivalità con i messinesi. Nel 2012 si rinnovò questo sodalizio, anzi se vogliamo ricordato, quando nella nord apparse lo striscione con scritto “Anche agli amici chiudono i tornelli…e allora fuori a bere coi nostri fratelli”. Altra amicizia importante è quella con la curva della Cremonese, nato nel 2006.
Rivalità durature
Nacquero grandi sodalizi anche con le tifoserie di Lazio e Toro tra l’inizio e la metà degli anni ’80. L’amicizia instaurata con gli Eagles della Lazio, si trasformò in rivalità quando questi diventarono gli “Irriducibili”. Con il Toro l’amicizia durò pochissimo, ma fu veramente forte nella metà degli anni’ 80, anche grazie allo stesso spirito che accomunava le due tifoserie.
Ci fù un gemellaggio nato negli stessi anni sopracitati tra la curva barese e quella interista, nata in occasione di Inter-Brondy di Coppa Uefa (campo neutro per i nerazzurri). I baresi aiutarono con la loro spinta l’Inter a schiantare gli svedesi, ma il furto da parte degli ultras biancorossi dello storico striscione “Boys San”, fece terminare tutto.
Tre sono le rivalità accese da odio acerrimo, da sempre: Lecce, Taranto e Foggia. Tutti e tre sono odi territoriali, quattro squadre della stessa regione che per attaccamento alla loro cità, odiano gli altri. Tutte nate per ragioni simili, ma acuite nel tempo più per ragioni cittadine che calcistiche; con Foggia e Taranto si è andati però oltre, con scontri molto duri.
Molti furti di strisicioni sono riconducibili agli ultras baresi e le vittime sono altrettante squadre, di qualsiasi categoria. Persino la Juventus fù derubata dello strisicone “Drughi Svizzera”; Palermo, Avellino, altre vittime di molteplici furti, ma gesti sempre rimasti all’interno dell’ambito calcistico.
Qualche striscione e curiosità
Ci sono striscioni che sono un po’ rimasti la parte curiosa della nord barese, come quello esposto in Bari-Entella nell’aprile del 2016, “15 gennaio 1908: Ludwig incontra Tiberini e insieme scrivono una storia tuttora in voga. Auguri Bari”, parafrasi di una canzone di Rino Gaetano. Striscione appeso nell’antistadio per ricordare simpatiamente l’anniversario della nascita del club.
Ma al San Nicola ci sono due striscioni che campeggiano continuamente nel primo anello, che ricordano ai giocatori cos’è il Bari per i tifosi: “Sappiatela custodire e guardatela sempre con occhi innamorati” e “Idea assoluta, amor di eterna valenza del nostro credo sei l’essenza!”.
Nel 2016 la Curva Nord ha voluto fare una sottoscrizione in favore dei terremotati di Amatrice, per aiutare i lavori di ricostruzione.
Il tifoso del Bari è sempre stato spettacolare in tutto, e dopo la “rifondazione” delle tradizioni della Curva Nord del 2014 ha ripreso a dar spettacolo meglio di prima e noi speriamo che torni ad invadere i campi di serie A il prima possibile.
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