Ex musa di Tinto Brass, Claudia Koll nel 2002 diventa cattolica impegnata nell’aiuto ai sofferenti, senza dimenticare la sua passione per la recitazione. Oggi dirige la onlus Le opere del padre ma anche la Star Rose Academy

Bella, colta, elegante. La carriera di attrice iniziata col film di Tinto Brass “Così fan tutte” nel 1992 e dopo 10 anni la svolta. Claudi Koll attraversa la Porta Santa nel 2000, anno del giubileo, in compagnia della sua amica e coach americana.

Scopre una fede che  la porta lontano dal mondo dello spettacolo, tra i bambini denutriti dell’Etiopia e del Burundi e a trascorrere sempre più tempo fra i malati degli ospedali. Nel 2005 fonda l’associazione onlus Le opere del padre, ed è di quello che parla domenica 1 settembre nella chiesa di Monte San Vito, in provincia di Ancona, davanti a un centinaio di persone venute per ascoltare la sua testimonianza.

CLAUDIA KOLL A MONTE SAN VITO (ANCONA). CON CLAUDIA CARLETTI,
MODERATRICE DELL'INCONTRO (C) A.C.
CLAUDIA KOLL A MONTE SAN VITO (ANCONA). CON CLAUDIA CARLETTI,
MODERATRICE DELL’INCONTRO (C) A.C.

Eterea e delicata ma con la voce ferma, racconta di un Dio che salva l’uomo soprattutto strappandolo alla sua disperazione. Lo aiuta  a ricucire i fili con l’essenza della vita, che è l’aiuto al povero. Che sia nelle periferie di Roma o in quella di Makallè, è sempre lui, racconta, che ti porta vicino a Dio.

Oggi Le opere del padre si muove sia attraverso progetti di accoglienza ai senzatetto della capitale che di scolarizzazione e assistenza alle popolazioni africane. E la differenza tra le due forme di povertà è abbastanza netta, aggiunge.

In Africa, si riesce a sopravvivere anche con poco, in Occidente se sei povero conosci una solitudine assoluta. I senzatetto della metropolitana di Roma sono spesso cinquantenni rimasti senza lavoro e appoggi familiari, con vicissitudini matrimoniali fallimentari e difficoltà a riallacciare rapporti con i figli.  Convivono con la vergogna, adagiandosi con sollievo al loro essere invisibili alla gente, anziché lamentarsene”.

CLAUDIA KOLL (C) ALETEIA
CLAUDIA KOLL (C) ALETEIA

Oltre ad aiutare le persone bisognose, la Koll ha però anche continuato a coltivare la sua passione per il palcoscenico dirigendo dal 2009 l’accademia multisciplinare Star Rose Academy, fondata l’anno prima dalle Orsoline, che annovera tra gli insegnanti di canto Tiziana Rivale e Franco Simone.

I momenti più difficili? Quando ha cominciato a non riconoscersi più come attrice nei copioni che le proponevano. Sapeva che stava per aprirsi un salto nel vuoto. Era rischioso.

Quello dell’attrice era il mio lavoro, dovevo pur guadagnare”.

CLAUDIA KOLL NELLA FICTION LINDA E IL BRIGADIERE CON NINO MANFREDI
FOTO DAL WEB
CLAUDIA KOLL NELLA FICTION LINDA E IL BRIGADIERE CON NINO MANFREDI
FOTO DAL WEB

E firma un contratto vantaggioso. I proventi però vanno in beneficenza. C’è già stata una metamorfosi nel suo percorso di attrice, con ruoli più sobri, come nella serie tv Linda e il brigadiere del 1997 e L’impero del 2001.

Ma cresce il senso di estraneità a quell’ ambiente. La strada è sempre più in salita. Ma alla fine la sua sembra davvero una conquista che poche persone, anche di fede dichiarata, raggiungono: la volontà di affidarsi a Dio senza mettere i paletti.

Anna Cavallo