Capodanno cinese: allarme a Roma per il virus

Capodanno cinese

Allarme a Roma per il Capodanno cinese. Sale la paura per il coronavirus che ha già provocato diverse vittime in Cina. Arrivano le prime disdette ai ristoranti cinesi della Capitale, sempre pieni per i festeggiamenti a cui la popolazione capitolina partecipa numerosa.

Il Capodanno cinese, quest’anno, è previsto il 2 febbraio a San Giovanni. Ancora non sono arrivate delle indicazioni precise dalla Questura, ma la festa in strada sempre scatenare non poche preoccupazioni a causa del coronavirus che ha provocato diverse vittime in Cina.

Le prime disdette ai ristoranti

Intanto, però, sono arrivate le prime disdette ai ristoranti (come al “Sonia”, particolarmente frequentato ed amato da attori e registi) nella Chinatown romana

“Fino a stamattina era tutto tranquillo, poi nella tarda mattinata sono arrivate le prime disdette: finora 5 tavoli annullati per stasera”

Dice la stessa proprietaria, Sonia Zhou, che poi continua:

“Siamo in Italia non è che i cinesi sono più pericolosi degli altri. Ma non tutti la pensano così. Una cliente abituale, annullando la prenotazione di stasera, mi ha proprio spiegato che la sua amica aveva paura”

Sembrano però ancora confermate tutte le prenotazioni per il 2 febbraio.

La festa a San Giovanni

Nel frattempo, tutti gli occhi sono puntati sulla consueta festa che richiamerà tutta la comunità cinese della Capitale.

Il programma prevede la parata del Drago, la danza del leone, uno spettacolo con balli e canti tradizionali di bambini e adulti, nonché dimostrazioni di arti marziali. Ci saranno stand con dimostrazioni di arte, calligrafia e specialità culinarie. Le celebrazioni ufficiali del capodanno, invece, si terranno nella Basilica di San Giovanni.

L’evento ha sempre raccolto un gran numero di partecipanti, ma:

“Temo che quest’anno le cose vadano diversamente e che partecipino in pochi”

Ha detto un cittadino cinese che da anni vive a Roma.

Nonostante ciò, almeno per ora, il virus ormai diffuso in Cina non sembra comunque fermare i festeggiamenti del capodanno.