Nato il 19 febbraio 1953 a San Giorgio a Cremano, in provincia di Napoli, Massimo Troisi avrebbe compiuto oggi 67 anni. Stiamo parlando di uno dei più grandi interpreti del teatro e del cinema italiano, soprannominato “Il comico dei sentimenti “ e il “Pulcinella senza maschera”. Se ne è andato a causa di un infarto a soli 41 anni in quel drammatico 4 giugno del 1994, lasciandoci orfani di un grande artista.
Massimo Troisi e il trio “La Smorfia”
La grande carriera di Massimo Troisi comincia assieme ai due grandi amici Lello Arena ed Enzo Decaro nel leggendario trio comico de “La Smorfia” che dai palcoscenici teatrali sbarcò in televisione negli anni 70’-80’ in programmi come “Non Stop” e “Luna Park”, ottenendo consensi straordinari e regalandoci meravigliosi sketch comici. Tutti ricorderanno la ricerca della grazia in “San Gennaro” o “La fine del mondo” dove il nostro Massimo Troisi cerca disperatamente di salire sull’arca di Noè. Come non dimenticare un capolavoro comico come “La Natività “ con la geniale telefonata di Dio che si scusa dell’errore dell’angelo Gabriele e del cherubino che hanno sbagliato casa.
La carriera cinematografica di Massimo Troisi
Massimo Troisi debutta al cinema come attore e regista con l’inseparabile amico Lello Arena nel 1981 con “Ricomincio da tre”. Il napoletano atipico raccontato da Troisi che non è fuori città per emigrare ma “per viaggiare” e cercare nuove esperienze, simbolo del post terremoto degli anni 80’, conquista il pubblico italiano incassando ben 14 miliardi di lire e facendo acclamare Troisi come “Il salvatore del cinema italiano”. Un successo bissato con il successivo capolavoro “Scusate il ritardo” dove Troisi veste i panni del giovane impacciato e indeciso Vincenzo, ancora una volta insieme a Lello Arena.
Non ci resta che piangere e l’incontro con Ettore Scola
Un altro grande successo di Massimo Troisi fu il film in coppia con il grande Roberto Benigni. Stiamo parlando di “Non ci resta che piangere”, un lungometraggio capace di battere al botteghino film come Ghostbusters. Il duo comico funzionò cosi bene regalando molte gag entrate nella storia, come la scena della lettera a Savonarola, che fu paragonato al mitico duo Totò e Peppino. Fondamentale per l’evoluzione artistica del grande attore napoletano fu il successivo incontro e la collaborazione con Ettore Scola e il grande Marcello Mastroianni con cui vinse una coppa Volpi ex aequo per il film “Che ora è”.
L’ultimo Massimo Troisi
L’ultima grande regia cinematografica di Massimo Troisi ce la regala con il film “Pensavo fosse amore.. invece era un calesse” del 1991 con le musiche dell’indimenticabile Pino Daniele, con cui il grande attore scrisse canzoni entrate nella storia della musica italiana come “Quando” e “Ossaje comme fa o’core”. 3 anni dopo Massimo Troisi interpreta il poeta postino Mario Ruoppolo nel film “Il postino”, servendosi già di controfigure a causa dei suoi problemi cardiaci che lo porteranno alla morte. La sua fu un’ultima interpretazione memorabile che meritava un Oscar postumo, purtroppo mai conferitogli.