Il Coronavirus continua a seminare il panico nel mondo, incidendo enormemente nell’universo calcistico. Diverse squadre della Serie A sono state ormai colpite dal Covid-19. Undici i calciatori coinvolti, per ora: sette della Sampdoria, tre della Fiorentina e Rugani della Juventus. L’altro ieri, l’UEFA si è vista costretta a rinviare Champions ed Europa League, poichè ormai l’intero calcio internazionale è rimasto coinvolto nella terribile pandemia.
Coronavirus: le ultime
Dalla Spagna arriva l’ennesima notizia negativa per l’universo calcistico. Il Valencia segnala i primi casi del calcio spagnolo, con cinque positivi tra rosa e staff. Il primo annuncio è arrivato tramite i profili social ( via Instagram) di Ezequiel Garay, 33 enne difensore argentino. Il difensore è sicuramente uno dei volti celebri colpiti dal Coronavirus, con un passato di tutto livello in giro per l’Europa tra Real Madrid, Benfica, Zenit e ovviamente Valencia. Garay ha annunciato, con rammarico, la propria positività, dicendo, tuttavia, di stare bene e che inizierà, ovviamente, il periodo di quarantena.
Tuttavia, la società ha successivamente comunicato il coinvolgimento di altri componenti tramite un comunicato. Coinvolto anche Josè Gayà, terzino sinistro 24enne, molto promettente e per anni accostato al campionato italiano. L’ultimo calciatore è Elaquim Mangala, difensore francese ex Manchester City. Nello staff, rimangono invece coinvolti il collaboratore tecnico Francisco Josè Camarasa e il dottor Aliaga. Nel comunicato si legge, tuttavia, come tutti siano in perfetta salute e che hanno iniziato il periodo di autoisolamento, in accordo con le autorità sanitarie. Da segnalare, infine, la positività di Jonathas, attaccante dell’Elche.
Ancora paura per la Serie A?
Il Valencia ha affrontato lo scorso Martedì l’Atalanta nel match di ritorno degli ottavi di finale, che ha visto gli orobici espugnare il Mestalla a porte chiuse. Mangala e Garay, tuttavia, non sono scesi in campo. Il difensore argentino ha infatti chiuso anticipatamente la propria stagione, avendo riportato la rottura del legamento crociato anteriore. L’unico ad aver giocato, per tutti i novanta minuti, è Gayà, perno della squadra spagnola da diversi anni. Preoccupazioni, dunque, in casa Atalanta, con la Lombardia che resta la regione maggiormente coinvolta. Domani era infatti prevista la ripresa degli allenamenti per i bergamaschi, con un programma che dovrà, inevitabilmente, essere modificato.