Dopo aver visto chi sono i dieci migliori del circuito ATP dall’inizio dell’anno a oggi, andiamo a vedere anche la Top 10 per quanto riguarda la WTA, prendendo questa volta in considerazione la Race to Shenzhen.

#1 Sofia Kenin

Prima in questa classifica con 2392 punti, Sofia Kenin è la giocatrice che più di tutte ha stupito in quest’inizio di 2020. Principale ragione (e fonte di ben 2000 punti) è stata la vittoria agli Australian Open. Con la vittoria in finale contro Gabriñe Muguruza, la statunitense classe ’98 è diventata la più giovane americana a vincere un torneo del Grande Slam in singolare dai tempi di Serena Williams (quando nel 2002 a 21 anni aveva vinto non uno ma tre Major). Con la vittoria a Melbourne, inoltre, ha fatto un salto di ben 8 posizioni nel ranking WTA, entrando in Top 10, dove attualmente occupa il quarto posto.

Oltre il titolo australiano per Sofia arriva anche l’Open di Lione, grazie al quale guadagna altri 280 punti. Per il resto della stagione, tuttavia, il bilancio della Kenin è alquanto magro. Nei tornei australiani di Brisbane e Adelaide, unfatti, vince al primo turno e si arrende agli ottavi. Fresca del trionfo agli AO, però la situazione non migliora. In Medio Oriente, infatti addirittura esce due volta al primo match; a Dubai esce con Rybakina e a Doha contro Yastremska, entrambe comunque presenti in Top 25 in classifica WTA. Al netto di tutto l’inizio di stagione di Kenin è decisamente positivo e sicuramente fa ben sperare per il suo futuro.

Sofia Kenin WTA
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#2 Gabriñe Muguruza

Nonostante la sopracitata sconfitta in finale agli Australian Open, l’andamento della spagnola in questo inizio di stagione è stato più costante di quello di Kenin. L’ex numero uno del mondo, infatti, ha sempre raggiunto almeno i quarti di finale nei cinque tornei giocati finora. Prima del tour australiano, in Cina a Shenzhen aveva raggiunto le semifinali, in cui era caduta poi contro Ekaterina Alexandrova. Sul duro australiano di Hobart invece arriva ai quarti, ma è costretta a rinunciare per riposare in vista di Melbourne. A Dubai dopo aver affrontato al primo turno Kim Clijster (al clamoroso ritorno al tennis dopo 8 anni), arriva ai quarti dove viene sconfitta da Jennifer Brady.

Stesso destino in Qatar, a Doha, dove si ferma ancora ai quarti di finale contro la numero 1 del mondo, Ashleigh Barty. Per lei in totale i punti guadagnati quest’anno sono stati 1760, di cui 1300 derivanti solo dalla finale contro Sofia Kenin. Un avvio positivo che si è ripercosso anche in classifica WTA, in cui Muguruza a inizio anno era 36esima e che adesso la vede in 16esima posizione. Il Coronavirus e il conseguente blocco del circuito potrebbero rovinarle i piani di assalto alla Top 10, da cui ormai manca da due anni.

Gabrine Muguruza
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#3 Ahsleigh Barty

Terza posizione per una che nel ranking WTA ne occupa la prima. Il 2020 di Ashleigh Barty, prima che il Coronavirus lo segnasse pesantemente, era partito alla grande. A parte il primissimo torneo dell’anno, quello a Brisbane, in cui era uscita alla prima partita contro Brady, l’australiana ha ottenuto un titolo e due semifinali. Il trofeo (l’ottavo in carriera) lo alza ad Adelaide, due giorni prima di giocare il primo turno di Australian Open. Qui arriva fino alla semifinale che perde in favore della poi vincitrice Sofia Kenin.

Dopo Melbourne anche lei vola in Medio Oriente, non a Dubai ma a Doha. Anche qui arriva in semifinale ma viene sconfitta da Petra Kvitova, che aveva precedentemente sconfitto ai quarti di finale degli AO. Non male per la numero uno del mondo, che nei primi due mesi dell’anno nuovo ha accumulato complessivamente 1601 punti. 1 da Brisbane, 470 dal titolo di Adelaide, 780 dalla semifinale dell’Open d’Australia e 350 dal torneo in Qatar. Considerato il totale dei punti in rapporto al numero di tornei giocati, è avanti sia a Muguruza che a Kenin.

Ahsleigh Barty
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#4 Simona Halep

Chi invece ha più punti rapportati al numero di tornei giocati è Simona Halep. La rumena infatti ha ben 1350 punti con appena tre tornei giocati. Come fatto anche gli anni precedenti, non partecipa a Brisbane e per il tour australiano si presenta ad Adelaide. Qui batte agli ottavi Tomljanovic ed esce ai quarti contro l’allora n.12 del mondo, Aryna Sabalenka, guadagnando comunque 100 punti. Agli Australian Open (che l’avevano vista finalista due anni fa) nonostante il problema al polso che aveva messo in discussione il suo proseguimento nel torneo, raggiunge le semifinali e qui esce contro la futura finalista Muguruza.

A Dubai invece batte in finale al tie-break Elena Rybakina e conquista il ventesimo titolo in carriera. Grazie alla vittoria in terra araba guadagna altri 480 punti che, sommati ai 780 della semifinale di Melbourne e quelli di Adelaide, la fanno arrivare a quota 1350. Halep si trova quindi al quarto posto delle tenniste con più punti quest’anno, guadagnando una posizione nel ranking WTA ufficiale, in cui si trova al secondo posto.

Simona Halep
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#5 Elena Rybakina

Se si dovesse riassumere l’inizio di 2020 di Elena Rybakina in una parola, questa sarebbe: finali. Sì, perché su 6 tornei giocati, la ventenne kazaka ha raggiunto la bellezza di 4 finali. Inizia a Shenzhen, dove dopo aver battuto Mertens e Pliskova, perde l’ultimo match contro Alexandrova. Approda poi nella terra dei canguri, dove non solo raggiunge la finale di Hobart, ma la vince anche, conquistando così il secondo titolo della carriera. Agli Australian Open si ferma soltanto al terzo turno contro una troppo forte Barty, ottenendo comunque il miglior risultato in carriera a un Major.

Ritorna a giocare una finale in Russia, a San Pietroburgo, dove viene battuta solamente da Kiki Bertens per 2-0. A Dubai, invece, riesce a battere ben due Top 10, Kenin e Pliskova, prima di venire sconfitta da Halep nel tie-break menzionato prima. In Qatar ai quarti di finale ha l’occasione di prendersi la rivincita su Ashleigh Barty, ma un problema all’adduttore la costringe a ritirarsi. Un inizio comunque memorabile per la tennista classe ’99, che da gennaio ha guadagnato ben 19 posizioni, portandosi al 17esimo posto in classifica.

Elena Rybakina WTA
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#6 Petra Kvitova

Cinque punti dietro la Rybakina si trova l’ex numero due del mondo Petra Kvitova. La ceca in quattro tornei ha raggiunto due quarti, una semifinale e una finale, senza però vincere un titolo. La semifinale la raggiunge a Brisbane, dove dopo aver battuto Pavlyuchenkova, Samsonova e Brady, viene sconftta dalla n.8 del mondo, Madison Keys. Guadagna comunque 180 punti prima di spostarsi a Melbourne; qui il capolinea invece sono i quarti di finale, dove incontra la Barty e non riesce quindi a ripetere il risultato dell’anno scorso, quando era arrivata in finale.

430 punti sono comunque un discreto bottino che verrà arricchito dai 585 della sconfitta in finale di Doha contro Sabalenka. Prima però altri 100 punti derivanti dai due match giocati a San Pietroburgo, dove si ritira ai quarti per influenza. 1300 punti totali che la portano poco dietro Rybakina, quasi dieci anni più giovane. Nonostante il buon posizionamento nella classifica delle migliori del 2020, da inizio anno Kvitova è scesa (complice l’eliminazione agli AO) di 5 posizioni nel ranking WTA, scivolando fino al 12esimo posto.

Petra Kvitova
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#7 Aryna Sabalenka

Alti e bassi per un inizio di stagione che, tirando le somme, resta comunque abbastanza positivo per Sabalenka. La bielorussa era partita col piede sbagliato i primi di gennaio, quando a Shenzhen da campionessa in carica perde agli ottavi di finale, sconfitta da Kristyna Pliskova. Ad Adelaide si tira un po’ su, sconfiggendo Simona Halep ai quarti e arrivando in semifinale dove però perde contro Yastremska. Agli Australian Open inciampa di nuovo e viene eliminata al primo turno da Suarez Navarro, perdendo pure un’altra posizione in classifica generale.

Dopo la partita in Fed Cup contro l’Olanda, vola in Medio Oriente, a Dubai; qui batte Sakkari e Mertens, ma Halep si prende la sua rivincita e la batte ai quarti di finali. Infine, prima che il Coronavirus irrompesse nel mondo del tennis, a Doha vince il settimo titolo in carriera battendo la sopracitata Kvitova. Prestazioni altalenanti che sono specchio dell’andamento in classifica generale, in cui oscilla tra l’undicesimo e la tredicesimo posto, terminando alla posizione numero 11 da cui era partita quest’anno.

Aryna Sabalenka
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#8 Kiki Bertens

Buon inizio di stagione anche per Kiki Bertens, che esce dai primi due mesi di WTA Tour con un titolo in più in bacheca. Questo non conquistato in Australia, dove non ottiene grandi risultati, affrontando comunque valide avversarie. A Brisbane batte sia Yastremska che Kontaveit, ma è costretta ad arrendersi ai quarti contro la numero 3 del mondo, Naomi Osaka. Agli Open d’Australia arriva fino agli ottavi, ma qui incontra la futura finalista Muguruza, che la sconfigge 2-0.

A San Pietroburgo si rialza e riesce a difendere il titolo di campionessa guadagnato l’anno prima, battendo Rybakina. Per la tennista olandese si tratta del secondo titolo consecutivo nella città russa e il decimo in carriera. In Qatar non riesce ad esprimere il tennis giocato in Europa e si ferma dopo due partite agli ottavi, sconfitta dalla cinese Zheng. Un inizio d’anno abbastanza positivo che l’ha portata all’ottavo posto di questa classifica con 915 punti e che le ha fatto guadagnare due posti nel ranking WTA, in cui attualmente si trova al settimo posto.

Kiki Bertens
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#9 Karolina Pliskova

Seconda tennista ceca presente in questa Top 10 dopo Petra Kvitova, Karolina Pliskova può dirsi relativamente soddisfatta di quest’inizio di stagione. Il 2020 si apre alla grande per lei, e a Brisbane batte tre Top 20 (tra cui Osaka) conquistando la vittoria finale. Per lei si tratta del terzo titolo a Brisbane (secondo consecutivo) nonché sedicesimo in carriera. Agli Australian Open la stagione della Pliskova si inclina e Melbourne viene eliminata addirittura al terzo turno. La sconfitta le costa anche il secondo posto in classifica generale, dal momento che l’anno prima si era spinta fino in semifinale.

In Medio Oriente la situazione non migliora e in due tornei gioca appena quattro partite. Negli Emirati Arabi vince contro Mladenovic ma perde contro Rybakina; a Doha, invece, vince contro Pera ma viene sconfitta da Jabeur. A fronte di questi risultati Pliskova si terza in classifica generale, 800 punti sotto Simona Halep e 600 punti sopra Sofia Kenin. Nella classifica del 2020 invece occupa il nono posto con 805 punti, 110 sotto Bertens e 46 sopra la tennista russa che, vedremo, conclude questa Top 10.

Karolina Pliskova
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#10 Ons Jabeur

A questo punto la classifica Race to Shenzhen vorrebbe Ekaterina Alexandrova, ma la tennista russa aveva guadagnato 160 punti dalla vittoria del torneo di Limoges, disputato dopo le WTA Finals ma a fine dicembre, quindi ancora nel 2019. Dato che qui stiamo considerando le 10 migliori tenniste del 2020, il decimo posto è occupato dalla tunisina Ons Jabeur. Sorpresa di questi due mesi, la venticinquenne ha ottenuto una serie di ottimi risultati che l’hanno portata dall’85esimo posto del ranking WTA al 39esimo. Eppure la sua stagione era partita tutt’altro che bene, venendo spazzata via 6-0 6-3 da Wang a Shezhen.

A Hobart, passate le qualificazioni, batte la Blinkova e porta Muguruza al tie-break del terzo set, dove alla fine si arrende. Ma è agli AO che compie l’impresa: batte quattro Top 50, tra cui Konta, Garcia, Wozniacki (alla sua ultima partita WTA) e Wang, prima di essere sconfitta ai quarti dalla futura campionessa, Sofia Kenin. A Dubai esce agli ottavi dopo aver comunque battuto Alison Riske e a Doha si spinge fino ai quarti, (dopo aver battuto anche la numero 3 del mondo, Karolina Pliskova) dove però viene battuta dalla poi finalista Kvitova. Un inizio interessante per una ragazza che potrebbe diventare molto interessante.

Ons Jabeur WTA
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