Dopo la scandalosa notizia dell’esistenza di alcuni gruppi Telegram di revenge porn continuano nel mondo del web ad emergere notizie che lasciano di sasso.

La realtà perversa del revenge porn

Immaginate di aver scambiato foto intime con un vostro partner con il quale, in seguito, avete interrotto i rapporti. Immaginate poi, un bel giorno, di scoprire per sbaglio che le vostre foto, intimamente scambiate, siano state caricate in un gruppo di perversi ex arrabbiati decisi a scambiarsi tra loro materiale pornografico infliggendo così la giusta (a parer loro) pena per quel rapporto finito.

E ancora immaginate che vostra figlia abbia da poco iniziato le scuole medie e si affacci all’età dell’adolescenza. Immaginate poi che, proprio le foto che la vostra bambina ha imprudentemente inviato a qualcuno, vengano fatte girare in questi gruppi di scambio di materiale pedopornografico.

Photo Credits: www.repubblica.it

Una roulette russa perversa che non ha pietà di nessuno, neanche di bambine appena 12enni, nella quale venivano scambiate foto nude di donne inneggiando allo stupro e, talvolta, anche al femminicidio dando libero sfogo a fantasie perverse.

Ebbene sembra che, in questo gioco perverso, siano stati illegittimamente coinvolti anche alcuni volti ben noti ai fan del celebre programma tv Uomini e Donne

Stiamo parlando di Nicole Mazzocato e di Klaudia Poznanska

Stando a quanto dichiarato anche le foto pubblicate sui rispettivi profili social delle ex corteggiatrici sarebbero finite nel mirino di questi aberranti gruppi Telegram dediti al revenge porn.

A sfogarsi, sui social, sono state le dirette interessate assumendo un atteggiamento del tutto diverso davanti a questo increscente evento che le ha viste protagoniste.

Klaudia Poznanska – Photo Credits: www.isaechia.it

Le lacrime di Klaudia su Instagram

“Vorrei lanciare un messaggio a tutte quelle persone che non hanno un minimo di dignità e umanità. Oggi pomeriggio ho ricevuto tantissimi direct avvisandomi dell’increscioso accaduto”

Si sfoga così la bellissima corteggiatrice, senza aver paura di mostrare le proprie fragilità e lasciandosi andare ad un lungo momento di commozione e di profonda umiliazione.

Nicole Mazzocato – Photo Credits: www.kontrokultura.it

La rabbia di Nicole

Reazione decisamente diversa è stata invece quella di Nicole Mazzocato

“Vorrei fermare questa cosa soprattutto dal punto di vista dei minori e delle ragazzine. Cosa fanno questi pezzi di mer*a? Prendono la tua immagine dove non c’è la faccia e dicono che sei tu. Su Telegram c’è di tutto: donne, uomini, malati di mente, persone che vogliono rovinare le ex”

E incalza nuovamente

“Forse i manicomi dovrebbero aprire a questo punto. Ho lo squallore addosso, ma non perché ha toccato me, ma  per l’idea di questi che fanno questo stupro di gruppo e si mettono a guardare le minorenni. Ma non vi fate schifo?”

Cathy La Totre – Photo Credits: https://corsetty.it

Dal web scende in campo anche Avvocathy

A scendere in campo, per la difesa di tutte queste donne vittime di violenza, c’è un altro volto ben noto al mondo del web: Avvocathy.

La celebre blogger, avvocatessa esperta di diritti umani, ha infatti dichiarato che, dopo aver ricevuto tantissime segnalazioni al riguardo, si sarebbe fin da subito attivata denunciando l’accaduto alla polizia e procedendo con un esposto alla Magistratura.

L’avvocato Chaty La Torre, con un appello Instagram, ha in fine invitato tutti i suoi follower ad inviarle screenshot e nomi di gruppi in privato e a farsi avanti qualora si fossero riconosciute nelle foto oggetto di scambio all’interno del gruppo.

Photo Credits: www.insidemarketing.it

L’indignazione del web

Oltre alla celebre Wonder Woman dei diritti umani, tantissimi sono stati i nomi noti del web, come Giulia Valentina, ad esprimere tutto il proprio disappunto sulla vicenda.

Problematica, questa, che mette in luce per l’ennesima volta le varie sfumature di violenza alle quale ad oggi moltissime donne sono ancora condannate. Stupri psicologici e virtuali che, inevitabilmente, lasceranno un segno indelebile nella vita di ognuna di loro e che mai nessuna forma di giustizia potrà risanare.