Donatella Versace aveva solo 33 anni quando alla morte del fratello Gianni si è ritrovata a gestire la maison Versace. Un anno dopo la sua morte presenta con determinazione la sua prima collezione diventando una delle stiliste più famose al mondo.
Quando mio fratello è stato ucciso, ho avuto gli occhi di tutto il mondo addosso e il 99% di loro ha pensato che non avrei provato. E forse ho pensato la stessa cosa, in un primo momento. Mio fratello era il re, e tutto il mio mondo mi era caduto addosso.
Il periodo più difficile, la tossicodipendenza
Forse non tutti ne sono a conoscenza, ma Donatella Versace ha passato un periodo davvero buoi nella sua vita, quello in cui ha fatto uso di droga. Solo 2015 grazie all’aiuto di suo marito e del suo amico Elton John è riuscita a disintossicarsi in una clinica dell’Arizona.
Da allora la stilista non ha più fatto uso di droga e si è molto avvicina al buddhismo. Pensando al fratello capisce che prendeva ispirazione guardandola quindi inizia a pensare che qualche qualità allora deve averla. Non sa cucire, ma ha occhio per il marketing e capta nel femminismo il punto di forza della maison.
Iniziano le difficoltà famigliari, divorzia dal marito, la figlia Allegra comincia a soffrire di anoressia, nonostante tutto Donatella non ha mai mollato, non tradendo l’idea di moda e gli insegnamenti del fratello Gianni.
Donatella Versace oggi
La stilista ha sempre avuto un fisico asciutto e i capelli platino che sono diventati il simbolo di un’icona. E’ ricorsa alla chirurgia estetica cambiando totalmente il suo aspetto fisico, ma makeup e capelli restano elementi riconoscibili e suo punto di forza.
Oggi Donatella è una donna forte, determinata che è riuscita a superare momenti davvero difficili nella sua vita risollevandosi in ogni circostanza.
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