Nuovo appuntamento con RetroNerd, la rubrica che vi porta indietro nel tempo. In questo sesto articolo parliamo di un altro titolo Square: Chrono Cross, sequel spirituale di Chrono Trigger, di cui vi abbiamo già parlato.
Un po’ di storia…
Chrono Cross è un JRPG uscito nel lontano 1999 per Playstation, sviluppato da Square.
Il gioco riprende l’universo di Chrono Trigger, titolo uscito nel 1995.
Questa volta il team di sviluppo è composto da Masato Kato, Yasuyuki Honne e Minoru Akao, non si tratta quindi del famoso Dream Team del primo titolo.
Cambia anche il disegnatore, per questo capitolo Nobuteru Yūki e non più Toriyama, autore di Dragonball.
Questo titolo di Square porta alcune innovazioni all’interno del genere JRPG.
Prima fra tutte il modo di muoversi all’interno del mondo. Il giocatore, infatti, farà i suoi spostamenti tra le aree camminando all’interno della mappa del mondo di gioco, composta da isolotti e villaggi in cui troverà svariati nemici e sfide.
Altro elemento innovativo per il genere è la presenza della barra della stamina, composta da sette punti necessari per l’utilizzo degli attacchi speciali, chiamati Elements, e ripristinabile attraverso gli attacchi normali.
Le battaglie sono ovviamente sempre a turni e il giocatore dispone di una finestra di tempo infinita per scegliere gli attacchi che ritiene più adatti.
La trama
Nel gioco impersoniamo Serge, un ragazzo che abita nel piccolo villaggio di Arni, situato nell’arcipelago di El Nido. Un giorno, recandosi sulla spiaggia di Opassa assieme alla sua amica Leena, il protagonista viene catapultato all’interno di un universo parallelo in cui lui è morto all’età di 7 anni.
In questo nuovo universo, Serge avrà l’obiettivo di scoprire il suo passato avvolto nel mistero e di sconfiggere il Chrono Trigger, l’assassino del tempo.
A seconda delle scelte che il giocatore compirà all’interno del gioco potrà reclutare personaggi diversi e arrivare a uno dei numerosi finali possibili.
Non mi inoltro ulteriormente nella trama per evitare spoiler a chi ancora non ha avuto la possibilità di recuperare questo titolo meraviglioso.
La colonna sonora
Una delle caratteristiche che rende Chrono Cross un titolo così amato è indubbiamente la colonna sonora. Composte da Yasunori Mitsuda, che aveva già lavorato a Chrono Trigger, le canzoni presenti all’interno del gioco contribuiscono in maniera importante a creare l’atmosfera fantasy e onirica tipica di questo titolo.
Le musiche di Mitsuda sono state talmente tanto apprezzate che Square (ormai già Square Enix) ha dovuto pubblicare una versione riedita nel 2005.
Sequel spirituale
Ma perché Chrono Cross non è un vero e proprio sequel di Chrono Trigger?
Inizialmente si era pensato a creare un effettivo secondo capitolo del titolo uscito nel ’95, ma l’idea è stata scartata.
Questa scelta è stata fatta dallo sceneggiatore Kato e dal produttore Tanaka, per evitare di confondere i nuovi giocatori o coloro che avessero dimenticato la trama. Inoltre, avrebbero avuto la possibilità di riproporre le trame di Chrono Trigger rimaste aperte all’interno di Final Fantasy Chronicles.
Chrono Cross condivide col titolo precedente il sistema dei viaggi nel tempo, che gli sviluppatori hanno deciso di ridurre al minimo onde evitare somigliasse troppo al primo gioco.
Altra tematica principale del sequel spirituale sono i chiarimenti sul personaggio di Schala, presente all’interno del primo titolo, sul quale non vi faccio spoiler. Diciamo soltanto che gli sviluppatori volevano lasciar pensare al giocatore che, a causa dell’esistenza degli universi paralleli, le possibilità intorno al destino della ragazza sarebbero potute essere molteplici.
RetroNerd torna la prossima settimana, nel frattempo recuperatevi Chrono Cross, un titolo storico, decisamente imperdibile per tutti gli amanti dei JRPG!