Nasce come una poesia ma diventa una canzone. ‘O ssaje comme fa ‘o core è la testimonianza sonora del sodalizio artistico e personale tra Massimo Troisi e Pino Daniele. L’arte che nasce dalla vita, dall’esperienza, dalla sofferenza e dalla grande sintonia personale di due artisti che ci hanno lasciato decisamente troppo presto. Eppure il loro percorso, per certi versi parallelo, è stato foriero di capolavori indimenticati. Pino Daniele ha scritto le colonne sonore dei film di Massimo Troisi sin dal suo esordio. Questi i titoli dei film: Ricomincio da tre (1981), Le vie del Signore sono finite (1987), Pensavo fosse amore invece era un calesse (1991).

Pino Daniele e Massimo Troisi: l’amicizia e l’arte

Massimo Troisi amava infinitamente la musica Pino Daniele, tanto che quando si parlava di Pino che scriveva le musiche per i suoi film lui scherzava dicendo: “No, sono io che scrivo i film per le musiche di Pino Daniele”. Una vera e propria dichiarazione di stima, di affetto e di dedizione che suggellava un’amicizia evidentemente sincera e profonda, fatta di amore per l’arte e per quell’ineffabile spirito partenopeo che solo loro sono riusciti ad interpretare in maniera così unica e verace. Quella spontaneità che diventa battuta e stigmatizza un comportamento, lo racconta, lo fa diventare un modo di dire. Come i proverbi, come la saggezza popolare, come tutto quello che non può essere detto se non con qualche strano gioco di parole o qualche immagine.

Pino e Massimo facevano la stessa cosa. Uno con la musica e l’altro con l’arte, prima teatrale, poi televisiva, poi cinematografica. Destini che si incontrano per raccontare l’essenza di una Napoli intensa e appassionata, tanto da essere diventati leggende nell’immaginario collettivo. Il racconto di una cultura, di un sentire che appartiene per eredità acquisita solo a coloro che, nati alle pendici del Vesuvio, sentono profondamente la magmatica energia creativa della città.
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