La storia di Icaro, figlio dell’inventore Dedalo e della schiava Naucrate, che spinto dalla bramosia decise di volare il più vicino possibile al sole, è nota a tutti. Così come è noto il finale della storia: le sue ali, troppo vicine al calore di ciò che aveva bramato, si sciolgono, facendolo precipitare. Close to the Sun, ultima fatica del talentuoso team di Storm in a Teacup (che abbiamo intervistato qui), narra una vicenda simile.
La storia di un uomo, Nikola Tesla, che scelse di radunare attorno a se le più brillanti menti del suo tempo. E di un altro uomo, Thomas Edison, che rivaleggiò con lui per governare sull’energia del mondo. Una guerra tra due uomini per avvicinarsi il più possibile al sole.
Close to the Sun – Amore, rivalità, fantascienza
La storia di Close to the Sun è ambientata nel 1897 sulla Helios, una nave costruita con la migliore tecnologia del tempo. Comandata da Nikola Tesla, raccoglie a bordo le più grandi menti dell’epoca, provenienti da tutto il mondo. Così come una grande esposizione universale galleggiante, la Helios è un oasi per la scienza, liberata dalle leggi e libera di superare i limiti umani. Al motto di “Build the Future“.
Ma chi vola troppo vicino al sole rischia di bruciarsi. Oltre ad aver scatenato le ire degli stati mondiali, uno degli esperimenti a bordo fallisce, generando un terribile incidente. Rose Archer, la nostra protagonista, riceve una richiesta d’aiuto da sua sorella Ada, che lavorava come scienziata sulla Helios. All’arrivo di Rose, però, le cose sulla Helios sono già precipitate, e la nostra giovane giornalista scoprirà che uno spaventoso incubo si nasconde in agguato tra le pieghe del tempo.
“Benvenuti a bordo della Helios, la nave più grande mai costruita al mondo”
Close to the Sun è un Adventure Game a tinte horror, che fa della narrazione e dell’esplorazione i suoi punti di forza. Perdersi nei meravigliosi ambienti della Helios lascia infatti strabiliati, per la magnificenza e l’opulenza degli spazi. Rose non è certo una combattente, e dovremo fare attenzione ad ogni nostro passo per cercare di sopravvivere.
Il ritmo del gioco varia da situazione a situazione. in alcune fasi saremo liberi di esplorare la nave in ogni suo anfratto, cercando di risolvere il mistero dell’incidente che l’ha colpita e cercando gli indizi che ci permetteranno di risolvere i numerosi enigmi e proseguire. Altre volte il ritmo si farà più serrato, e saremo costretti alla fuga dalle inquietanti minacce che ci attenderanno dietro ogni angolo. Non mancheranno poi alcune fasi più puramente platform, dove dovremo evitare i fulmini di qualche futuristico macchinario distrutto, o correre tra una leva e l’altra per aprirci un percorso di fuga.
“Passato, presente e futuro fanno parte dello stesso tessuto. Dobbiamo solo ricucirlo”
La narrativa e l’esplorazione la faranno quindi da padroni. Importante, da questo punto di vista, sarà la ricerca dei collezionabili, che aggiungeranno preziosi tasselli per ricostruire il mosaico della storia. L’Unreal Engine 4 alcune volte lascia davvero a bocca aperta per la apparente grandezza degli spazi, con menzioni particolari per il teatro e la sezione botanica della Helios.
L’atmosfera del gioco sarà sempre di altissimo livello, con la scelta degli sviluppatori di non mostrare alcun Hud a schermo per aumentare ancora di più l’immersività. In particolare, la scelta narrativa delle sovrapposizioni temporali ci aiuterà a proseguire tra i livelli oltre a raccontarci contemporaneamente cosa sia successo prima del nostro arrivo.
I dieci capitoli garantiscono una buona longevità, che aumenta in relazione alla voglia di trovare tutti i collezionabili. L’esperienza, va detto, è piuttosto lineare ed è destinata a concludersi con un solo playthrough, ma in alcuni frangenti l’illusione di una certa apertura c’è, i dettagli abbondano e l’esplorazione è veramente immersiva e piacevole.
“Abbiamo fatto sanguinare il tempo”
Purtroppo, Close to the Sun non è esente da difetti. Oltre a qualche rallentamento grafico nel caricamento delle texture, in più di una occasione avremmo gradito la presenza di una mappa a schermo per meglio orientarci nella nave.
Tuttavia, se si viene incontro ai valori di produzione, ci si troverà davanti un ottimo lavoro, sia per resa grafica che per gameplay, con una storia solida, affascinante e ben costruita.
I ragazzi di storm in a Teacup hanno sfornato un ottimo prodotto, capace di regalarci un’ esperienza di gioco emozionante, che al netto di qualche difetto grafico sarà in grado di rimanervi dentro per molto tempo.
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