Nella notte tra il 22 ed il 23 luglio si è verificato un incidente mortale sulla Tiburtina, arteria fondamentale del traffico romano. L’impatto tra una Lancia Ypsilon ed un Iveco 56 della ditta AVR, azienda che lavora per AMA trasportando carta e cartone, è risultato fatale ad un uomo di cinquantotto anni che è deceduto sul colpo. Lo scontro è avvenuto interno alle 02:30 di notte all’altezza del civico 1331, zona compresa tra il quartiere metropolitano di Settecamini ed il Grande Raccordo Anulare.
Dopo l’impatto, la polizia ha chiuso il tratto stradale interessato dallo scontro per effettuare i rilievi relativi all’incidente. A distanza di diversi giorni dal fatto, però, quel pezzo di strada risulta essere ancora chiuso. Il motivo? A quanto pare, AMA non ha ancora provveduto a liberare la corsia dai detriti lasciati sull’asfalto dalle vetture incidentate. Senza la pulizia del manto stradale, quel tratto della Tiburtina non può essere riaperto al libero circolo perché, ovviamente, gli oggetti presenti sul suolo potrebbero originare ulteriori incidenti.
Questa chiusura prolungata sta generando diversi disagi al traffico di quel quadrante di Roma. I cittadini, costretti ad ore di fila sotto al sole estivo, chiedono a gran voce la riapertura del tratto della Tiburtina. Soprattutto il quartiere di Settecamini è interessato da questo incredibile disservizio capace di congestionare le vetture di tantissimi romani (in entrambi i sensi di marcia) che, dalle prime ore della mattina, affollano l’importante snodo stradale.
Chiusura tratto Tiburtina, i Vigili di Roma Capitale: “Non c’è ancora una data di riapertura…”
All’attenzione della nostra redazione sono arrivate diverse segnalazioni che sottolineano il disagio creato dalla chiusura del tratto della Tiburtina interessato dall’incidente mortale. I cittadini romani, quasi all’unisono, chiedono di conoscere la data della riapertura della strada. Dopo aver contattato i Vigili di Roma Capitale, abbiamo scoperto che “non è stata ancora fissata una data certa“. Oltretutto, ci è stato confermato che “la pulitura delle strade compete ad AMA”. Tradotto: finché la società non svolgerà la pulizia del manto stradale, quel tratto resterà chiuso perché pericoloso. Tra code e disagi che colpiscono pesantemente chi deve spostarsi, magari per lavoro, con le proprie vetture.
La protesta dei cittadini di Settecamini
Una delle lettere più incisive ci arriva da Massimiliano, un romano residente nel quartiere di Settecamini. Ecco la sua testimonianza che certifica un disagio reale per tutti coloro che usufruiscono di quel tratto di Tiburtina:
“Vi sembra normale la chiusura di un tratto di una strada statale importante come quello della Tiburtina dopo l’incidente mortale di qualche giorno fa? Perché? Per i rilievi? Per un concorso di colpe? No, il motivo è ancora più assurdo! Ho telefonato alla Polizia municipale chiedendo spiegazioni e mi hanno risposto che il problema è dell’Ama che non libera la strada dai detriti causati dall’incidente. Sono indignato! Da quella notte, il tratto della Tiburtina è sempre congestionato. Sono 10 anni che la Tiburtina è tutto un cantiere. Non è possibile che per una cosa del genere si debba fare la fila sotto al sole tutti i giorni! Questa situazione grava soprattutto sugli abitanti del quartiere di Settecamini…”
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