Torna la rubrica “Verso il Draft”, che ci accompagnerà verso il Draft NBA del prossimo 16 ottobre 2020. Nell’ultimo appuntamento eravamo volati oltre oceano per conoscere da più vicino Deni Avdija, mentre oggi resteremo negli States. Per la precisione saremo a Dayton, per focalizzarci sul miglior giocatore dell’anno del College Basketball, Obi Toppin.

Obi Toppin prima del Draft

Obi Toppin. Photo by USA Today Sports

Obadiah Richard Toppin, da tutti definito però Obi, è nato a Brooklyn, e cresciuto nel quartiere di Bushwick, prima di trasferirsi in Florida. Qui, a Melbourne, ha frequentato due High School diverse (Heritage e Melbourne Central Catholic) prima di fare ritorno nel suo stato natale per giocare alla Ossining High School.

Nel suo ultimo anno di High School Obi Toppin ha totalizzato medie di 20.6 punti, 8.1 rimbalzi e 3 palle rubate a partita, trascinando Ossining al primo titolo di Conference in dieci anni. Dopo una gran bella stagione Toppin però non riceve offerte da College facente parte della NCAA Division I. Così il giovane nativo di Brooklyn decide di frequentare una Preparatory School a Baltimore, la Mt. Zion. Qui totalizza 17 punti, 8 rimbalzi e 4 assist a partita, crescendo anche in altezza per arrivare a 206 centimetri.

Dopo la stagione a Mt. Zion le offerte dalla Division I arrivano. Per Toppin si mettono in fila College del calibro di Rhode Island, Georgetown, Georgia, Texas A&M, Minnesota e Texas Tech. Tra le tante però Obi Toppin decide di accasarsi in Ohio, per giocare nella Dayton University.

La prima stagione universitaria per Toppin passa un po’ in sordina. Totalizza 14.4 punti e 5.6 rimbalzi a partita, ricevendo per sette volte il premio di Rookie della settimana della Atlantic 10 Conference. A fine stagione inoltre viene nominato Rookie dell’anno e inserito nel primo quintetto dell’Atlantic 10: il primo a riuscirci da Lamar Odom nel 1999. In seguito Toppin si dichiara eleggibile per il Draft NBA 2019, però dopo aver lavorato con alcune squadre e non aver trovato un agente decide di fare ritorno a Dayton.

Nessuna scelta fu più giusta di questa. Infatti la seconda stagione a Dayton per Obi Toppin è quasi perfetta, stop per la pandemia a parte. Dayton infatti chiude nell’Atlantic 10 Conference con un record di 18-0, che sale a 29 vinte e 2 perse in generale. L’allenatore di Dayton, Anthony Grant, vince il premio di miglior allenatore del College Basketball, mentre proprio Toppin vince il premio di miglior giocatore dell’anno, grazie ai suoi 20 punti, 7.5 rimbalzi e 2.2 assist, ma soprattutto con una crescita spaventosa a livello mentale. E grazie a questa crescita spaventosa Toppin è considerato uno dei migliori prospetti del prossimo Draft.

I punti di forza

Obi Toppin. Photo by Getty Images

Obi Toppin è un prospetto sbocciato più tardi rispetto al solito, passando da una buona stagione a freshmen a una da MVP da sophomore. Toppin ha un buon fisico per essere un’ala grandre, mostra inoltre buona corsa, buon salto e un ottimo atleticismo. Sopra il ferro è una macchina da highlights, è infatti un realizzatore consistente e conclude con autorità, anche con il contatto.

Toppin ha guidato la NCAA per schiacciate durante la scorsa stagione. La sua esperienza da centro a Dayton gli ha dato versatilità per giocare in altre posizioni, infatti ha un’ottima capacità di gioco in post basso, dalla media distanza e dalla linea dei tre punti (39% oltre la linea), in modo che possa essere un lungo moderno che proprio in NBA viene cercato con insistenza. Tira con una meccanica consistente, e con un punto di rilascio molto alto, dandogli il potenziale di opzione per aprire il campo. In stagione ha mostrato l’abiltà di creare offensivamente anche dal perimetro, sia con catch and shoot e sia con tiri dal palleggio.

Il nativo di Brooklyn si muove bene senza palla mostrando ottimi istinti naturali: è infatti molto efficiente in campo, e prende spesso e volentieri decisioni intelligenti. Toppin è un giocatore altruista dotato di un ottimo passaggio. In difesa è molto solido, con dei buonissimi fondamentali ed intelligenza cestistica. Negli ultimi due anni ha mostrato miglioramenti notevoli, suggerendo che sia un giocatore con un’etica di lavoro molto importante, necessaria per sfondare nel mondo della NBA.

I punti deboli

Obi Toppin. Photo by Getty Images

Nonostante sia un ottimo atleta, Obi Toppin non possiede grande velocità nelle gambe e nei piedi, e probabilmente incontrerà più di qualche difficoltà a difendere sul perimetro dei pari ruolo più veloci. Appare rigido dal busto in su, ma la flessibilità può essere migliorata nel tempo. Toppin non è un rimbalzista eccezionale (7.5 in stagione), e può sicuramente migliorare nella forza e nei fondamentali. Nonostante la sua solidità difensiva, non sembra poter diventare uno stoppatore o una minaccia difensiva nel pitturato.

Non è in possesso di molti movimenti, e nel suo gioco in post basso preferisce esclusivamente tirare con la mano destra quando non può schiacciare. A marzo ha compiuto 22 anni, rendendolo uno dei più vecchi prospetti del prossimo Draft. Nonostante abbia provato di essere un ottimo tiratore da tre punti, il suo 70% ai tiri liberi è un’area che ha bisogno di essere assolutamente migliorata.

Obi Toppin nel Mock Draft

Obi Toppin. Photo by Associated Press

Le capacità di Obi Toppin potrebbero permettergli benissimo di entrare in Top 5 del prossimo Draft NBA, anche se la concorrenza è spietata con prospetti del calibro di Anthony Edwards, James Wiseman, LaMelo Ball e Deni Avdija. Con le prime tre scelte che sembrano essere già “occupate”, Toppin potrebbe finire benissimo quarto o quinto. Nel gran parte dei Mock Draft infatti Toppin è dato tra la quarta e l’ottava posizione.

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