Mancano poco più di 24 ore al fischio d’inizio della Serie B 2020/21. E si prospetta subito una partenza col botto: ad aprire le danze sarà infatti l’avvincente sfida tra la neopromossa Monza e la Spal appena retrocessa (fischio d’inizio previsto per le ore 16.45). Un campionato, probabilmente, ancor più competitivo della scorsa, travagliata stagione, dove non mancheranno certo le sorprese e i colpi di scena. Difficile, per ora, azzardare un pronostico. Tuttavia, cercheremo di analizzare la situazione delle contendenti ai nastri di partenza.
Una Serie B più avvincente che mai
Ci siamo. Si alza il sipario sulla Serie B 2020/21. Tante le novità, alcune conferme e la consapevolezza che, forse, quest’anno il torneo sarà più avvincente che mai. Partiamo proprio dalle novità. Quattro neopromosse: tutte si affacciano al campionato cadetto con lo stesso entusiasmo, seppur probabilmente con obiettivi diversi.
Il Monza del duo Galliani-Berlusconi non si nasconde: i Brianzoli hanno in testa un obiettivo ben diverso da una semplice salvezza. Un mercato che ha regalato rinforzi importanti (tra i quali Barberis, Barillà, Donati) e che nelle ultime ore ha portato in Lombardia un colpo da novanta: Kevin Prince Boateng. Insomma, il messaggio alle dirette concorrenti è più che chiaro: gli uomini di Brocchi puntano al doppio salto di categoria.
La Reggina non è certo da meno. Il tandem d’attacco Ménez–Denis non pone limiti ai sogni di gloria. Qualche altro innesto interessante (Lafferty, Crisetig, Plizzari, Charpentier), alcuni rinforzi per completare i vari reparti (in difesa gli obiettivi sono Cionek e Gravillon) e gli Amaranto potrebbero candidarsi al ruolo di outsider di questa stagione.
Chiudono il quadro delle new entry il Vicenza (che dopo aver messo a segno il colpo Meggiorini ha messo nel mirino anche Marcello Trotta del Frosinone) e la Reggiana che, dopo 21 anni di assenza, si riaffaccia al torneo cadetto con l’entusiasmo alle stelle. La Serie B ha acquistato nuove forze che, sicuramente, daranno filo da torcere alle altre compagini.
Serie B: nuovi volti in panchina
Le novità non riguardano soltanto le neopromosse. Anche gli altri club hanno adottato una rivoluzione, a cominciare dalla guida tecnica della squadra. Le tre retrocesse, in primis, ripartiranno da nuovi volti in panchina.
Il Lecce, tra le favorite alla promozione diretta, si affida ad Eugenio Corini, reduce dalla sfortunata esperienza sulla panchina del Brescia. Le Rondinelle saranno invece guidate da Luigi Del Neri, in cerca di riscatto dopo tre anni di inattività (ultima esperienza sulla panchina dell’Udinese nella stagione 2017/18, conclusasi anzitempo con l’esonero alla 13a giornata). La Spal, dopo la sfortunatissima annata precedente, punta a tornare in massima serie: condottiero della missione del club di Ferrara sarà Pasquale Marino, che ha guidato l’Empoli nella seconda parte della scorsa stagione, centrando i play-off nell’ultima giornata ma venendo eliminato nel primo turno dal Chievo.
I toscani saranno invece allenati da Alessio Dionisi, che ha guidato il Venezia alla salvezza. I Lagunari saranno chiamati a centrare nuovamente l’obiettivo con il nuovo allenatore Paolo Zanetti, esonerato dall’Ascoli lo scorso gennaio e ora pronto a cominciare una nuova avventura. Il club marchigiano, protagonista del mercato nelle ultime settimane con alcuni colpi provenienti dall’estero, non ha confermato Davide Dionigi, nonostante l’allenatore emiliano abbia guidato i Bianconeri alla salvezza. Al suo posto ci sarà Valerio Bertotto, alla sua prima esperienza assoluta alla guida di un club di Serie B.
Cambiamenti in vista anche per altre tre partecipanti al torneo cadetto. ll Pescara vuole riscattare una stagione che definire deludente appare come un mero eufemismo. Una salvezza centrata per il rotto della cuffia, innumerevoli polemiche per la gestione societaria, una squadra senza stimoli. Chiaro che servisse una radicale inversione di tendenza. I Delfini ripartiranno da Massimo Oddo, reduce dalla drammatica esperienza alla guida del Perugia culminata con la retrocessione del Grifone. Il tecnico torna in Abruzzo dopo tre anni. Il Pescara ha le idee chiare: il riscatto passa per il mercato. Valdifiori, Omeonga, Riccardi, Jaroszyński:una lista che potrebbe allargarsi ulteriormente.
La Salernitana non ha riconfermato Gian Piero Ventura: al suo posto Fabrizio Castori, che ha sfiorato la salvezza con il Trapani. Chiude la lista la Virtus Entella: i liguri ripartiranno da Bruno Tedino, reduce dall’esperienza al Teramo. Il tecnico di Udine ha guidato anche il Palermo due anni fa.
Le conferme
Tante novità, ma anche diverse conferme. I restanti club di Serie B hanno confermato i propri tecnici. Roberto Venturato guiderà il Cittadella per il sesto anno consecutivo. Obiettivo primario è quello di tornare a disputare i play-off e continuare a sognare la tanto agognata promozione, mancata diverse volte. Anche il Chievo ha scelto di confermare Alfredo Aglietti per concorrere all’obiettivo, sfumato nella semifinale dei play-off contro il Frosinone la scorsa stagione. Nonostante Alessandro Nesta fosse stato continuamente in discussione, anche i Ciociari hanno confermato la guida tecnica. Certo, servirà intervenire sul mercato per non ripetere il travaglio.
Inevitabile che anche le sorprese Pordenone e Pisa confermassero i propri condottieri. I Ramarri hanno messo a segno diversi colpi (Diaw su tutti) ma saranno orfani della rivelazione della scorsa stagione Tommaso Pobega (rientrato al Milan dal prestito e ceduto allo Spezia). Gli uomini di Tesser si riconfermeranno? Una domanda analoga riguarda il Pisa di Luca D’Angelo, mina vagante della scorsa stagione che, però, dovrà intervenire maggiormente in questi ultimi giorni di mercato.
Chiudono la serie Cremonese e Cosenza. I Grigiorossi blindano Bisoli e puntano ad evitare le sofferenze dell’annata precedente. Diversi acquisti anche per il club lombardo, tra cui Valeri, Crescenzi e Bonaiuto. Il Cosenza ha una sola, grande certezza: Roberto Occhiuzzi, l’eroe che ha centrato una salvezza che appariva come mera utopia. Ripetersi non sarà però semplice: soprattutto perchè i Silani hanno ceduto pedine importanti (su tutti Asencio e Rivière, i quali hanno abbracciato, rispettivamente, la causa di Genoa e Crotone).
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