Fino al 31 gennaio 2021 Roma ospita l’attesa mostra “Il Centenario – Alberto Sordi 1920-2020”. Una celebrazione per il centenario della nascita del grande attore e per scoprire l’artista e l’uomo. L’evento si snoda in due sedi: nella storica residenza di Sordi, la villa in Piazzale Numa Pompilio, e al Teatro dei Dioscuri al Quirinale. Già annunciata a gennaio e posticipata causa lockdown, la mostra ha aperto al pubblico il 16 settembre.
Senza dubbio Alberto Sordi fu un eccezionale artista poliedrico, incarnazione dell’attore versatile eppure sempre originale. È stato capace di rappresentare come nessuno l’animo italiano, nei vizi e nelle virtù. Il critico Maurizio Porro descrive così la grandezza e l’unicità di Sordi:
Oggi non c’è un Alberto Sordi, non potrebbe esistere, non c’è più alcun attore che si prenda il posto responsabile, in complicità coi registi, di rappresentare l’italiano medio – peggiorato nel frattempo a dismisura – nelle sue funzioni private di marito-scapolo-seduttore o pubbliche di vigile-moralista-commissario-medico della mutua-tassinaro o perfino mafioso in un bellissimo e ignorato film di Lattuada.
Alberto Sordi, due location d’eccezione
Per esplorare la figura artistica di Sordi e scoprire gli aspetti più inediti della vita privata, la mostra conduce nelle stanze della sua villa, per la prima volta accessibile al pubblico. Progettata nel 1930 da Clemente Busiri Vici, fu acquistata da Sordi nel ’54 che la abitò fino alla morte nel 2003. Qui sono tanti i documenti, audio, filmati, che raccontano il suo percorso artistico, grazie anche alle postazioni interattive di Radio Rai e di Rai Play.
Allo stesso tempo al Teatro dei Dioscuri sono esposti tre percorsi che rivelano tre differenti aspetti di Sordi. “Storia di un italiano ’79 – ’86”, progetto al quale l’attore era molto legato e che divenne un noto programma tv. “I viaggi nel mondo” con le foto che raccoglieva durante i suoi viaggi. “Il mito americano” ovvero la passione di Sordi per l’America, raccontata attraverso film, foto e documenti.
Una mostra istituzionale
La mostra è promossa da Fondazione Museo Alberto Sordi, con Roma Capitale e Regione Lazio. Ha ricevuto il riconoscimento del MIBACT Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Soprintendenza Speciale di Roma Archeologia Belle Arti Paesaggio, Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Lazio. È stata realizzata con il patrocinio di SIAE e il sostegno di Luce Cinecittà, Acea, Banca Generali Private.
Con la collaborazione di Rai Teche, la mostra è curata e organizzata da Alessandro Nicosia con Vincenzo Mollica e Gloria Satta e prodotta da C. O. R. Creare Organizzare Realizzare. È arricchita da due cataloghi a cura di Alessandro Nicosia, Vincenzo Mollica, Gloria Satta, Maria Cristina Bettini e Gina Ingrassia, editi da Skira.
di Flavia Sciortino
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