Cos’è e come funziona il saturimetro: il dispositivo serve a misurare il livello di ossigeno nel sangue, rilevandone la saturazione. Il suo prezzo non è elevatissimo (circa 30 euro) e si può comprare anche su Amazon, e permette di avere dati precisi in pochi secondi.
Il saturimetro è uno strumento che, fino a qualche mese fa, in pochi conoscevano. Purtroppo, però, l’emergenza sanitaria da Covid-19 ha portato questo piccolo dispositivo all’attenzione di tutti. Vediamo insieme di cosa si tratta esattamente, quando e a chi serve, come si utilizza e quali sono i valori corretti da tenere come riferimento. La persona, o il paziente a seconda dei casi, che decide di utilizzare il saturimetro non deve fare nulla di complicato: lo strumento funziona come una piccola pinzetta e non viene in alcun modo prelevata alcuna goccia di sangue. Si aggancia il dispositivo sul dito indice e, una volta acceso, si attenda la misurazione che sarà contraddistinta da due valori.
Se quando respiriamo immettiamo nel corpo, attraverso i polmoni, una certa quantità di ossigeno, infatti, in presenza di alcune condizioni, come per esempio durante un episodio asmatico o allergico piuttosto che nelle persone affette da Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), bronchite cronica oppure nel corso di una polmonite, i livelli di ossigeno nel corpo possono abbassarsi. Il saturimetro rivela istantaneamente la presenza e l’entità dell’eventuale deficit.
l saturimetro (o pulsiossimetro) è un piccolo strumento a forma di molletta, dotato di una sonda, due diodi (i quali emettono fasci di luce che attraversano la cute e la circolazione, rilevando le percentuali di emoglobina legata all’ossigeno e di emoglobina non legata), e di un piccolo schermo su cui appaiono i valori rilevati. Questa sua conformazione gli permette di aderire perfettamente alle dita (o al lobo dell’orecchio) e di rilevare sia l’ossigenazione sia la frequenza cardiaca.
Il saturimetro ha un costo che può andare dai 30 ai 40 euro e risulta ormai reperibile pressoché ovunque: si può infatti acquistare in farmacia, in parafarmacia, in negozi di articoli medicali e tecnologici, online e anche nei supermercati forniti di reparti dedicati ai piccoli elettrodomestici.
Anche se in commercio alcuni modelli di contapassi da polso dispongono di una funzione aggiuntiva indicata come “saturimetro”, la comunità medico-scientifica considera saturimetri attendibili solo gli strumenti specifici destinati a quest’unico utilizzo (che usano il dito e non il polso come base del rilievo).
Il saturimetro si può utilizzare sia sul dito, infilandolo semplicemente al suo interno (la conformazione a molletta lo fa rimanere fermo nella posizione corretta), sia sul lobo dell’orecchio. La misurazione “a dito” però è la più comune e la più utilizzata sia a casa sia nei presidi sanitari.
Ci sono alcune accortezze che è meglio seguire quando diventa necessario utilizzare un saturimetro. Nello specifico è consigliabile:
- evitare di usarlo su unghie molto lunghe e con smalto, soprattutto nella versione in gel, fattori che potrebbero alterare i risultati;
- “riscaldare” il dito prima di procedere con la misurazione, per esempio sfregando bene le mani tra loro.
Il valore da prendere in considerazione una volta effettuata la misurazione è quello più alto. In caso di dubbi, è sempre consigliabile ripetere la misurazione anche su altre dita.
I valori che otteniamo dal saturimetro sono indicati come SpO2 e in condizioni normali vanno dal 97% in su (in presenza di alcune patologie croniche o acute possono essere ritenuti come “normali” dal medico – e solo dal medico – anche valori con una soglia inferiore).
Valori inferiori al 95% sono invece segno di un’anormale diminuzione dell’ossigeno (ipossiemia), il cui grado di serietà varia a seconda della fascia percentuale di riferimento. Nello specifico, l’ipossiemia può essere:
- lieve, quando i valori sono compresi fra il 91% e il 94%;
- moderata, quando i valori sono compresi fra l’86% e il 90%;
- grave, quando i valori sono uguali o inferiori all’85%
In presenza di dispnea (mancanza di respiro) e/o valori di saturazione inferiori al 90%, si consiglia di chiamare immediatamente il proprio medico curante, la Guardia medica, il 112 oppure, in presenza di febbre elevata, tosse e sintomi respiratori, il numero di emergenza sanitaria dedicato, differente a seconda del territorio di residenza.
Come principali vantaggi abbiamo infatti l’essere semplice e facile da usare, la portabilità (può essere legato anche al collo), adatto anche a personale non medico, velocità e precisione nella misurazione, tecnologia poco invasiva e indolore.
Tra gli svantaggi abbiamo la possibilità che il saturimetro fornisca dati sfalsati da determinati fattori, tra cui patologie di grave o lieve entità. Tra queste abbiamo la vasocostrizione periferica, sopratutto alle mani o alle dita, l’anemia, l’assunzione di determinati farmaci dal composto chimico che altera la corretta misruazione dei valori (come il blu di metilene) o movimenti o posizioni errate del paziente (che deve stare immobile e possibilmente sdraiato).