Benvenuti nell’universo femminile di LetteralMente Donna. Prendiamo il nostro aereo e rechiamoci in Germania. Vogliamo parlarvi infatti di una donna che coniugato la politica con l‘attività letteraria. Una donna che ha saputo perfettamente raccontare la società del suo tempo. Abbiamo dedicato la puntata di oggi ai grandi romanzi di Christa Wolf.
Christa Wolf, dal nazismo alla DDR
Scorrendo la biografia di Christa Wolf si può notare come la vita di questa scrittrice sia stata profondamente segnata da due terrificanti dittature come il nazismo e il regime comunista della Germania Est. Visse infatti i drammi di questi due regimi e gli sconvolgimenti che segnarono la Germania da gli anni 40 alla caduta del muro di Berlino. Problemi che segneranno una visione altamente politica della letteratura ed inseguito una presa di posizione critica verso la società del suo tempo. Sebbene la Wolf in un primo momento abbracci e difenda a spada tratta la DDR non può esimersi inseguito dal raccontare i problemi sociali ed economici della Germania Est.
È quanto emerge fortemente nel suo primo romanzo “Il cielo diviso” che racconta perfettamente le contraddizioni della società tedesca divisa ormai in due stati. Differenze sociali e politiche che sono perfettamente analizzate attraverso le avventure di una coppia che toccheranno sia la Germania occidentale che quella orientale all’alba della drammatica costruzione del muro di Berlino. Un romanzo questo molto importante perchè questo espediente letterario diviene il mezzo per la Wolf di una libera critica alla Germania del suo tempo.
La memoria e il mito
La visione critica della sua società e le contraddizioni dell’animo umano del suo tempo vengono in seguito affidati a grandi personaggi femminili. Basti pensare a “Riflessioni su Christa T.” e a “Trame d’infanzia” in cui Christa Wolf racconta da un punto di vista fortemente femminile il dramma della generazione del suo tempo. Una generazione cresciuta con il mito e il crollo del nazismo, testimone di nuovi mutamenti sociali del presente.
Oltre questo non possiamo trascurare il lavoro della Wolf sul mito greco rivisto in chiave attuale come in “Cassandra” dove viene evidenziato a gran voce il bisogno di una liberazione femminile. Si può dire in definitiva che la Wolf è stata una critica fedele della società del suo tempo ma in realtà si deve ammettere che i suoi scritti restano al giorno d’oggi quanto mai attuali. In essi infatti si evince una forte difesa della dignità umana contro ogni mistificazione che non finrà mai.
Stefano Delle Cave