La Building Gallery di Milano dedica la stagione 2021 al tema dell’oro nell’arte contemporanea con il progetto espositivo annuale “La forma dell’oro”. Dopo l’apertura con Paolo Canevari, la rassegna prosegue con l’artista romano Emiliano Maggi, dall’11 febbraio al 9 marzo 2021.

A cura di Melania Rossi, la mostra vuole offrire una panoramica sull’utilizzo dell’oro nella ricerca artistica contemporanea presentando le opere di dodici artisti che alludono o ricorrono al nobile metallo con modalità e pratiche differenti. Le installazioni sono visibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7 dalla vetrina di Via Monte di Pietà 23, sede della galleria.

La forma dell'oro, Emiliano Maggi, Horned Vessel, 2021, lustro su ceramica smaltata, 48 x 45 x 29 cm - Photo credits: ddlstudio
Emiliano Maggi, Horned Vessel, 2021, lustro su ceramica smaltata, 48 x 45 x 29 cm – Photo credits: ddlstudio

La forma dell’oro ed Emiliano Maggi

Maggi presenta tre opere inedite pensate appositamente per il progetto BUILDINGBOX. La produzione spazia dalla scultura alla performance, dalla musica alla pittura. Un personale universo popolato da personaggi tra il fiabesco e l’orrifico, ispirato alla natura. La finitura lucida accresce la sensualità delle sue sculture, che sembrano tremule, vibranti e delicate.

Affascinato dalla fusione tra mondo animale e umano, Maggi attinge all’immaginario collettivo della favola, all’horror anni Settanta e al mondo rurale, mettendo in scena atmosfere stranianti e attraenti, che lasciano campo libero al dark side e alla sua estetica grottesca.

La forma dell'oro, Emiliano Maggi, Golden Worn, 2020, specchio acidato, ceramica smaltata, specchio ⌀ 78.5 cm, ceramica 49 x 40 x 8 cm - Photo credits: ddlstudio
Emiliano Maggi, Golden Worn, 2020, specchio acidato, ceramica smaltata, specchio ⌀ 78.5 cm, ceramica 49 x 40 x 8 cm – Photo credits: ddlstudio

È tutto oro quello che luccica

Tutti lucenti nella loro doratura, le opere e i lavori site-specific degli artisti selezionati da Melania Rossi (in oro vero o falso, oppure in bronzo, ottone, plastica, ceramica, vetro, carta) richiamano inevitabilmente la tradizione storico-artistica, portando al contempo la personale ricerca di ogni autore. Ciascun artista offre infatti un punto di vista diverso sul metallo nobile, osservato con seduzione alchemica o volontà dissacratoria.

La forma dell’oro è dunque una mostra fatta di eccezioni: qui, è tutto oro quel che luccica. Un confronto senza pause tra diversi ed eccellenti modi di intendere l’aurum, metallo nobile, eterno e incorruttibile nella sua natura più pura.

Immagine di copertina: Building Gallery – Photo credits: ddlstudio

di Flavia Sciortino

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