Benvenuti nell’universo femminile di LetteralMente Donna. Oggi faremo un viaggio indietro nel tempo nel 900 dove vi parleremo di amore, di erotismo e di femminilità. Incontreremo infatti una scrittrice controcorrente che si è dedicata a testi libertini. Abbiamo dedicato questa puntata alla letteratura erotica di Angela Anaïs Juana Antolina Rosa Edelmira Nin y Culmell meglio conosciuta come Anaïs Nin
Anaïs Nin, l’ossessione per la scrittura ed Henry Miller
“Se non respiri attraverso la scrittura, se non piangi nello scrivere, o canti scrivendo, allora non scrivere, perché alla nostra cultura non serve”. Queste poche parole ci fanno pienamente comprendere quanto fosse importante e significativa la scrittura per Anaïs Nin al punto di diventare una vera e propria ossessione. Anzi si può dire che dagli anni 30′ fino alla morte questa libertina scrittrice americana non abbia mai smesso di scrivere continuando ininterrottamente la sua opera più famosa. Si tratta del “Diario di Anaïs Nin” suddiviso in diversi volumi.
Il diario è un elemento imprescindibile che la Nin considera il suo migliore amico e miglior confidente. In esso apprendiamo di una donna dalla sessualità libera che non si accontenta di quello che considera un matrimonio borghese. La relazione che più cambierà la sua vita sarà quella con lo scrittore Henry Miller e la moglie June. Sarà proprio questi che affiderà alla scrittrice americana il lavoro commissionato nel 1940 da un ignoto collezionista che richiedeva la stesura di racconti erotici divenuti poi una raccolta con il titolo “Il delta di Venere”.
Sessualità e psicanalisi
La sopracitata raccolta di racconti e i suoi diari sono l’occasione per Anaïs Nin per esplorare un mondo allora sconosciuto. La scrittrice americana va letteralmente controcorrente parlando di sessualità senza censure ed adottando un punto di vista raffinato e prettamente femminile. Il sesso non è per la Nin semplice pornografia ma una parte integrante dell’io di ognuno. Una considerazione a cui questa scrittrice arriva praticando su stessa la psicanalisi che costituisce un elemento essenziale della sua vita.
È questo infatti il mezzo con cui riesce a conoscere profondamente la sua sfera sessuale che lei considera la più intima di ogni individuo. La sessualità è infatti per la Nina non una semplice manifestazione di un istinto naturale ma una parte essenziale della nostra identità. Un valore raccontato attraverso una scrittura forte e viva che ai suoi tempi la faceva apparire quasi oscena. In realtà con il suo sguardo ribelle e lungimirante ha anticipato di gran lunga le lotte femministe sessantottine abbattendo molti tabù.
Stefano Delle Cave