Oggi primo Aprile, come di consueto ogni anno, bisognerà tenere gli occhi ben aperti, più del solito… Come molti sanno infatti, in questo giorno arriva sempre qualche scherzo, il cosiddetto Pesce d’Aprile, piccolo o grande che sia, a turbare la serenità di tanta gente. Ma quanto ne sappiamo davvero di questa tradizione? Vediamo oggi dove e quando nasce, ma soprattutto come si è diffusa nel corso dei decenni.
Le origini del Pesce d’Aprile
Quando senti gridare “Pesce d’Aprile!” puoi star certo di aver subito una bella beffa, piccola o grande che sia, ma che soprattutto sia il primo di Aprile. In questo giorno infatti la tradizione vuole che si organizzino degli scherzi, o meglio degli inganni, alle persone care e non solo, ma meglio andare sul sicuro… Le ipotesi sull’origine della tradizione sono molto varie e spesso hanno anche poco a che fare con la questione delle burle, che oggi è imprescindibile da questa data.
Secondo alcuni infatti, il nome Pesce d’Aprile, deriva dall’occasione in cui il patriarca di Aquileia Bertrando di San Genesio, nel 1300, salva un papa che stava per morire soffocato dalla presenza di una spina nella gola. E ovviamente da quel giorno, si abolisce il pesce sulle tavole, almeno in quella data. Un’altra tradizione invece, più quotata, colloca la tradizione in un periodo successivo. Siamo stavolta in Francia nel 1500 dove in questa data, si era soliti scambiare dei pacchi vuoti che venivano chiamati Poissons d’Avril.
Infine, un’altra ipotesi è legata più strettamente all’attività della pesca e si ricollega alla tradizione degli scherzi. Secondo alcune fonti infatti, in passato, in questo periodo dell’anno accadeva che i pescatori non trovassero pesci. Quindi nei primi giorni di Aprile, erano costretti a tornare sulla terra ferma a mani vuote, venendo presi in giro e derisi dai compaesani. Qualunque sia stata l’origine di questa tradizione, possiamo dire per certo che abbia trovato terreno fertile in molte culture del mondo, visto che dopo secoli sembra essere ancora in voga.
Claudia Sferrazza
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