Oggi la rubrica “Esseri Unici” è dedicata a Maharani Gayatri Devi. Nata nel 1919 da una famiglia nobile, divenne la Maharani di Jaipur nel 1939, sposando l’allora Maharaja, Sawai Man Singh. Gayatri, grazie anche al suo portamento regale, alla sua istruzione e alla sua grazia e bellezza, divenne icona di eleganza, nel mondo. Proveniente da una famiglia reale del Bengala, studiò a Londra come da tradizione per i rampolli delle ricche famiglie indiane.
Nel 1940 Gayatri Devi sposò il maggior generale HH Maharaja Sawai Shri Sir Man Singh II l’ultimo Maharaja regnante dello Stato di Jaipur. Questi governò tra il 1922 e il 1949, quando lo stato aderì al “Dominion” dell’India. Forte del ruolo di regina, dotata di un’eccezionale bellezza e supportata da uno spiccato carattere battagliero, Gayatri Devi nel 1962 scese in politica, fondando il Swatantra Party. Sua acerrima nemica, divenne l’allora primo ministro Indira Gandhi. Questo specie dopo che la primadonna della politica indiana nel 1971, abolì i privilegi e le rendite dei circa 500 ex maharaja indiani.
Maharani Gayatri Devi e la carriera politica
Nonostante questo, Gayatri Devi ottenne l’elezione in parlamento con una vastissima maggioranza, tanto da essere inserita nel Guinness dei primati. Dopo questo ottenne altri due mandati. La sua fama di donna di successo, anche in politica oltre che in società, oltrepassò i confini indiani arrivando negli Usa. Fu così che il Presidente Kennedy la invitò ad un evento da lui organizzato, presentandola come ”la donna con la piu’ sbalorditiva maggioranza che nessuno abbia mai ottenuto in un’elezione”.
Nel 1971 Gayatri Devi accusata di aver violato la legge sulle tasse, trascorse 5 mesi in carcere. Da quel momento la regina lottò per l’emancipazione delle donne indiane. Così, guidando la sua Bentley, con i capelli corti e a capo scoperto, viaggiava di villaggio in villaggio, convincendo le donne di ribellarsi al “purdah” e avere un’educazione. Il purdah è la pratica che vieta alle donne di mostrarsi agli uomini, imponendo loro di indossare un velo che copre per il 99% il loro corpo. In più le costringe a vivere in uno stato totale di segregazione. Alla morte del suo amato Jay, a causa di un incidente di polo, decise di dedicarsi completamente all’emancipazione delle donne fondando cinque scuole che ancora portano il suo nome.
Il suo impegno sociale
Si occupò anche della salvaguardia di Jaipur e di altre 560 regge principesche, perchè simbolo della tradizione di una grande civiltà. Gayatri Devi pur avendo girato il mondo visse tutta la vita a Jaipur, la “città Rosa“, il cui colore è simbolo di ospitalità. Lì sorgono fantastici palazzi, come quello dei Venti, il Palazzo di città, la reggia di Rambagh, tutti rigorosamente di rosa come le case circostanti.
Nel tempo si dedicò alle battaglie contro le speculazioni edilizie che minacciano il patrimonio storico della “città Rosa“, una delle principali mete turistiche in India. Risale a un anno fa la sua ultima azione pubblica, quando si unì alla protesta degli abitanti di una baraccopoli sfrattati per far posto a un progetto edilizio sulla collina dove sorge la fortezza di “Moti Doongri“. Abbandonata la politica, la “rajmata” si dedicò anche al recupero di vecchi mestieri artigianali, come quello legato alla terracotta blu rajastana. Maharani Gayatri Devi è morta il 29 luglio 2009 a Jaipur.
di Loretta Meloni
Immagine di copertina (Maharani Gayatri Devi) photo credit: 65perricominciare.it