Giornata complessivamente positiva quella degli azzurri a Wimbledon, iniziata con il successo di Matteo Berrettini e terminata con la vittoria di Fabio Fognini. Insieme a loro conquistano il passaggio del turno anche Lorenzo Sonego e Gianluca Mager, mentre dovranno lasciare Londra Andreas Seppi e Salvatore Caruso.
Sonego e Mager per la prima volta al secondo turno di Wimbledon
Nel primo pomeriggio Lorenzo Sonego e Gianluca Mager raggiungono Matteo Berrettini al secondo turno battendo rispettivamente Pedro Sousa e Juan Ignacio Londero. Il piemontese ha avuto difficoltà solamente nel secondo set, in cui sotto di un break ha dovuto rincorrere il portoghese fino al 7-5. Nel set precedente Sonego soffre unicamente solo nel chiudere il parziale dopo un’ottavo e ultimo game deciso in ben ventotto punti. Il terzo set invece è praticamente una passeggiata per il torinese, che in 18 minuti vince 25 dei 32 punti totali giocati nel parziale. Un 6-0 che sancisce l’eliminazione di un Sousa alla prima esperienza assoluta nel tabellone principale di un torneo su erba. Passa invece Sonego, che per la prima volta in carriera raggiunge il secondo turno ai Championships.
Prima volta anche per Mager che, avendo anche meno esperienza sul verde rispetto al connazionale (è la prima presenza nel main draw di un torneo del circuito maggiore), fatica un po’ di più. Prima che ieri la partita venisse rinviata, il sanremese aveva vinto il primo set dopo una lunga battaglia decisa al tie-break, aveva dominato il secondo infierendo un pesante 6-0 e aveva perso il terzo 6-4 senza mai brekkare (unica volta in partita). Oggi è bastato solo il quarto set, in cui l’equilibrio protrattosi fino all’ottavo game è stato rotto dal break di Mager, che ha gli ha permesso di andare a servire per il match e chiudere la partita. Una vittoria molto importante anche in vista del ranking, perché battendo Londero Mager sale virtualmente in 71esima posizione, che rappresenterebbe il suo massimo in carriera.
Fognini rischia ma alla fine la porta a casa
Primi due set giocati molto bene da Fognini, che serve con ottime percentuali e concede poco, mantenendo basso il conto degli errori non forzati (dieci nei primi due parziali). Nel primo set la prima di servizio entra molto bene e il sanremese tocca quota 70 nella percentuale di punti vinti sia con la prima che con la seconda, non concedendo mai la palla break a Djere. Archiviato il set sul 6-3, il serbo fatica anche alla ripresa. Nel quarto gioco riesce a recuperare solo uno dei due break guadagnati da Fognini poco prima, vincendo di fatto quasi la totalità dei punti ottenuti in risposta. Negli altri quattro turni di battuta, infatti, Fabio gli concede solamente un punto, andando a chiudere comodamente sul 6-4.
Nel terzo set arriva la reazione di Djere contestualmente a un calo di Fognini, che per la prima volta nel match non strappa il servizio all’avversario, subendo anzi il cappotto del 6-0. Una batosta che sembra aprire la strada al serbo per un’inaspettata rimonta ma che viene gestita molto bene da Fabio a livello psicologico. A inizio quarto set infatti il sanremese pone fine alla striscia di game consecutivi realizzata da Djere effettuando subito il break. Il serbo però risponde repentinamente con il contro-break, annullando sul nascere il vantaggio ottenuto dall’azzurro. Si ritorna dunque a giocare una partita in condizione di equilibrio, rotto solamente nel nono game proprio da Fognini che brekka. Nel gioco successivo Djere prova a riagganciarlo nuovamente, ma il ligure annulla due palle break e chiude il match sul 6-4.
Seppi e Caruso non ce la fanno
Partita estremamente complicata quella giocata da Salvatore Caruso, che continua la brutta striscia di sconfitte consecutive che si protrae ormai da ben 11 settimane. Una serie di eliminazioni che fa salire a 15 il conto delle sconfitte stagionali del siciliano, che nel 2021 soltanto tre volte ha conquistato il secondo turno di un torneo e appena una volta si è spinto più avanti. Oggi, contro un Marin Cilic che nelle ultime nove partite ne ha persa solo una, le speranze non erano certamente alte; eppure l’avolese ha reso le cose veramente difficili al croato, costretto nei primi due set al tie-break. Il finalista a Wimbledon del 2017 però riesce a vincere in entrambi i casi, andando a chiudere il match con il terzo set, vinto sul punteggio di 6-1.
Nemmeno un set anche per Andreas Seppi, che contro Denis Kudla dura poco più di novanta minuti. Il ventottenne statunitense, che alle qualificazioni aveva già battuto due azzurri (Andrea Pellegrino e Federico Gaio), in tutta la partita perde il servizio solamente una volta, nel terzo set. Con una prima che gli garantisce una resa del 75% e su un’ottima seconda che gli permette il punto quasi il 60% delle volte, Kudla tiene a distanza il trentasettenne altoatesino. Con il 6-2, 6-4, 6-2 l’americano si regala per la prima volta in carriera i sedicesimi di finale a Wimbledon, dove nei prossimi giorni affronterà l’indiziato numero uno per la vittoria finale, Novak Djokovic.
ENRICO RUGGERI