Achille Lauro nome d’arte di Lauro De Marinis, noto artista dai colori eccentrici e raffinati allo stesso tempo, stupirà oggi tutti i suoi fan con un video sul suo profilo Facebook .Come mai? Come lui stesso ha affermato sulla sua bacheca… Nato a Verona l’11 luglio del 1990, all’età di 14 anni si lascia coinvolgere dalla musica grazie al fratello Federico  producer per la crew Quarto Blocco.

Nel 2012 pubblica il suo primo mixtape, Barabba, seguito da Harvard, lavori in grado di attirare l’attenzione di  Noyz Narcos, oltre a essere notato dall’etichetta Roccia Music, la stessa di Shablo Marracash, con cui firma nel 2014. A dicembre dello stesso anno viene pubblicato Achille Idol Immortale, album a cui hanno partecipato nomi di rilievo come Marracash, Noyz Narcos. L’anno seguente nel 2015, sempre per Roccia Music, esce un nuovo EP, intitolato Young Crazy mentre, a maggio, è la volta dell’album Dio c’è, acronimo di Droga IOfferta Costi Economici.

Achille Lauro ed i suoi primi lavori fortunati

Il 30 giugno 2016, Achille Lauro fonda una propria etichetta discografica, la No Face con cui, a novembre, pubblica Ragazzi madre, terzo album in studio che rinforza il rapporto artistico con il producer Boss Doms. Nell’ottobre 2017, Lauro firma con Sony Music, e nel novembre successivo viene rilasciata la 1 Year Anniversary di Ragazzi Madre che comprende 8 tracce bonus. Nel 2017 Lauro lavora con Quentin40 con cui realizza il singolo Thoiry RMX. fino ad affermarsi in un nuovo genere la “samba trap”.

Il 22 giugno del 2018 esce un altro album realizzato con Boss Doms ispirato ai Doors Pour l’amour e alcuni mesi dopo, i due artisti partecipano insieme alla trasmissione Pechino Express. Maggio 2018 Achille Lauro partecipa al grande concertone dedicato alla festa dei lavoratori dove canta No Face Forever . L’anno seguente grande debutto al Festival di Sanremo con il brano inedito Rolls Royce per replicare la sua partecipazione anche nel 2020.

Achille Lauro, anima da scrittore bohémien

A gennaio 2019 pubblica Sono io Amleto un libro autobiografico edito da Rizzoli. L’artista ha affermato durante un’intervista video su Wired, di aver pubblicato il libro con difficoltà. Achille in preda alla timidezza e ai forti dubbi in merito alla sua validità ha rischiato di non essere pubblicato. Come mai? Lla sua grande timidezza nel raccontare particolari molto intimi della sua vita. A seguire è uscito anche il film autobiografico Achille Lauro No Face.

L’album 1969 attira l’attenzione del pubblico al punto da finire sulla copertina digitale della rivista Rolling Stone. Al Wired Next Fest di Firenze del 29 settembre del 2019, Achille parla dell’importanza del sentimento che viene trasmesso nel brano attraverso le parole, se non è un sentimento autentico non può arrivare dritto al cuore. Il testo per avere successo deve essere personale e chi scrive dovrebbe dimenticarsi delle strategie di vendita mirando dritto al cuore. Canzoni intime e malinconiche, non tristi, ma capaci di suscitare emozioni vere. Se potesse definirsi in qualche modo, Achille si definirebbe “uno scrittore bohemien” non un rapper come invece è scritto su Wikipedia.

Cantante ma sopratutto amante dell’arte dalla forte presenza scenica

Un animo creativo che sa amare, dunque. Una persona che sa comunicare e sa cosa dire. Sopratutto in grado di capire che i più grandi personaggi della storia partono in un modo si evolvono e arrivano stravolti. Cambiati in un altro modo. Achille detesta etichettare perchè tutto è in continua evoluzione. Dopo il Rolls Royce Tour, Lauro pubblica 1990 il nuovo singolo primo estratto e tracklist dell’album in uscita nel 2020.

Nel 2020 il suo singolo Me ne frego presentato all’Ariston durante il Festival colpisce per il testo. Il pubblico resta incantato anche dalla presenza scenica dell’artista. Achille infatti indossa costumi originali diversi in ogni serata. Gli abiti sono firmati Gucci e ispirati al dipinto di San Francesco di Giotto, alla marchesa Luisa Casati, alla Regina Elisabetta I d’Inghilterra e all’alieno creato da David Bowie, Ziggy Stardust.

Achille Lauro, icona dello spettacolo

“La musica è molto simile alla pittura” ha affermato il cantante durante un evento. Achille è sicuramente un personaggio controverso che ha attirato a se pareri contrastanti. C’è chi apprezza il modo in cui si esibisce, i colori che usa, il suo modo di saper fondere la moda con le sue canzoni e chi invece lo trova privo di sostanza o scadente ma dalle interviste e dai video che potete trovare sul suo canale Youtube si nota la sua completezza di persona, uomo, amante.

Nel luglio dello stesso anno pubblica l’album 1990: il disco, il primo per Elektra Records, composto da cover, contiene featuring con Ghali, Gemitaiz, Annalisa, Capo Plaza e Massimo Pericolo. Nel dicembre 2020 esce invece 1920 – Achille Lauro & The Untouchable Band, il secondo album di cover di Lauro, che in questo caso reinterpreta alcuni classici degli anni Venti. Forte del successo riscontrato nelle due precedenti edizioni, a un anno dal suo ultimo passaggio a Sanremo nel marzo 2021, Achille Lauro è ospite fisso della 71esima edizione del Festival insieme a Zlatan Ibrahimovic.

Una carriera in continua evoluzione

La sua carriera è in continua evoluzione ma i punti saldi su cui si poggia sono dettati dalla consapevolezza che l’estetica ha un valore immenso presa singolarmente, che la musica senza l’estetica se è fatta con talento avrà comunque successo, la musica fatta bene , rimarrà e farà la storia, ma imparare a colpire la scena con i colori è un valore aggiunto di non poco conto.

Un grande punto di riferimento per Achille Lauro è sicuramente il cantante Coezm che sa fondere bene i due concetti di musica ed estetica. Oggi Achille Lauro è un’icona dello stile “gender fluid” e sicuramente resta tra i musicisti più innovativi d’Italia per i suoi molteplici aspetti, un vero spirito libero al quale auguriamo un buon compleanno!

Fabia Tonazzi

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