Un successo consolidato ormai da anni, per quella che è di sicuro una delle serie tv, più amate al mondo. Parliamo di Sex and the City. Da qualche mese, i fan sono in fermento, per la notizia, confermata ormai, di un reboot della serie. “And Just Like That“, così sarà chiamato il tanto atteso sequel. Le avventure delle quattro amiche, più fashion di New York, stanno per tornare. Ma ripercorriamo alcuni dei look, più celebri che hanno reso Sex and the City, un vero e proprio cult.
Tutti i look delle modaiole newyorkesi, nascono dall’estro e dal talento della ormai celebre costumista Patricia Field. Abbinamenti insoliti che osano, su accostamenti di colori e accessori super estrosi. Così Carrie Bradshaw, protagonista di Sex and the City, negli anni ha rappresentato sempre le mode del tempo. Dagli scintillanti abiti anni 80′, con spalline super accentuate; alle gonne longuette e tacchi a punta quadrata degli anni 90′. E come dimenticare uno dei suoi look più iconici: top bianco e minigonna in tulle vaporosa, per una romantica nuvola su tacco sempre rigorosamente 12.
Reboot is coming
Se nell’ultimo film Sex and the City2, le amiche più cool d’America, vestivano abiti dal sapore orientale, con tessuti preziosi e colori sgargianti. Ancora rimane però ben impressa, l’immagine di Carrie Bradshaw, che si presenta all’altare la prima volta, con un favoloso abito di Vera Wang: che continua a far sognare generazioni di appassionate fashion addicted. Le riprese per il reboot di Sex and the City, sono ormai avviate, in una New York, in ripresa dopo la pandemia.
Ed i primi spoiler, ci fanno intravedere, abiti lunghi, a balze, super colorati. Con borse a contrasto portate a mano. Per un look sempre impeccabile, ma più maturo, che presenta le nostre beniamine, ormai sotto una luce più consapevole e da donne sposate e grandi ormai. L’attesa e la curiosità, aumentano, non ci resta quindi che attendere la prima puntata di “And Just Like That!”. Con la certezza che sarà un altro grande successo del glamour e del buon gusto di Patricia Field!
a cura di Chiara Bonacquisti
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