Napoli non troppo lontano dall’idea di avere una rosa completa, coperta nel modo giusto in tutti i ruoli. L’arrivo di Juan Jesus ha sistemato il reparto arretrato, ma ora che Emerson Palmieri è saltato, servirebbe un ultimo sforzo. Da capire anche la situazione di Insigne e Manolas.
Completato Juan Jesus, caccia a un esterno sinistro
Il Napoli, tra le formazioni di vertice, è tra quelle che si può dire, nell’insieme, soddisfatta di quanto fatto nel corso di questa sessione di calciomercato. Ieri è arrivata l’ufficializzazione di Juan Jesus, che dopo quanto fatto vedere all’Inter prima e alla Roma poi, affronterà la sua terza avventura italiana, equivalente al suo 11° campionato in Serie A. Il suo arrivo, completa di fatto il reparto arretrato del Napoli, che ora può guardare all’inizio della stagione con meno “apprensione”.
Lì dietro, va detto, potrebbe partire Kostas Manolas, ma ora che la pista Olympiakos si è sgonfiata, pare non ci sia fretta di correre ai ripari, che poi, stando alle voci del momento, potrebbero avere il nome e il volto di Daniele Rugani. Il bianconero ha poco spazio nella Juventus e il Napoli potrebbe soddisfare le sue aspettative.
Semmai, sul mercato va cercato un esterno di sinistra. Emerson Palmieri ha scelto la via francese (direzione Lione), motivo per il quale si pensa a tre possibili alternative: Estupinan, oggi in forza al Villareal, Bakayoko, che piace anche al Milan e Youssouf, che al momento, però, ancora è del Saint-Etienne.
Rimane la questione Lorenzo Insigne
Una spina al fianco dei partenopei, però, c’è. Sì, ci riferiamo a lui: Lorenzo Insigne. Questa estate ha portato in dono la vittoria dell’Europeo. Un successo importante per la nostra nazionale, ma anche per l’attaccante classe ’91, ormai in procinto di vivere il suo 11° campionato con la maglia del Napoli.
Il rinnovo del suo contratto è cosa complessa, tanto che nessuno ancora parla di possibile fumata bianca nelle vicinanze. Del resto, se non è facile trovare l’intesa con De Laurentiis, non lo è, al momento, neanche farlo con altre formazioni.
Il suo contratto scade il prossimo giugno. A chi potrebbe giovare vivere questa stagione senza una certezza su uno degli uomini più rappresentativi della squadra allenata da Spalletti? Difficile da dirsi. Forse al giocatore, ma è da dimostrare nei fatti (e le offerte di acquisto). Quel che è certo, è che se il giocatore firmasse il prolungamento di contratto in tempi brevi, se ne gioverebbe l’intero ambiente. Non rimane che attendere.
Autore: Adriano Fiorini
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